Lazio, Sarri: “Mercato? Me ne sono disinteressato. Non conosco le idee di Lotito. Ho visto dei cali importanti di alcuni giocatori”

La Lazio crolla a Bergamo. Al Gewiss Stadium l’Atalanta travolge 3-1 i biancocelesti e si candida sempre più seriamente ad un posto Champions League. Nel post partita il tecnico del club capitolino, Maurizio Sarri, ha avuto modo di commentare la pesante sconfitta in conferenza stampa, direttamente dalla pancia dello stadio. Di seguito le sue parole:

-Esame Atalanta non superato, la Champions si allontana? Sul mercato?

“La classifica diventa più pesante e diventa fonte di rammarico aver sbagliato il 3-2 finale perché ci avrebbe fatto pareggiare gli scontri diretti. Oggi l’Atalanta era in grande forma fisica, quando sono questi la partita diventa tosta per tutti. Io devo pensare ad i giocatori, non al mercato. Del mercato mi sono disinteressato, non esco ne deluso ne contento: per me neanche è iniziato”.

-Anche la scorsa stagione la Lazio dopo la sconfitta contro l’Atalanta sembrava lontana dalla Champions, da dove si riparte?

“Analizziamo la partita e valutiamo cosa si può fare per evitare di rimanere totalmente tagliati fuori. Fare dei drammi è controproducente. Parliamo di una squadra top se consideriamo le partite in casa. Dobbiamo ritrovare la brillantezza mentale che stiamo smarrendo. Non potevamo pensare di venire qui e fare una partita facile. Se con l’Atalanta non riesci ad uscire dal basso diventa dura. Se salti la prima pressione gli spazi si aprono, nel finale infatti abbiamo creato 2/3 palle gol”.

-Si è dato una spiegazione per i pochi gol?

“Non ho la bacchetta magica, altrimenti non mi sarei fatto il c**o per 40 anni. Se esistesse un modulo per fare più gol lo userebbero tutti. Ho visto dei cali importanti dai nostri attaccanti. Non so se mentali, fisici o ambientali ma ci sono stati. Abbiamo giocatori che devono fare di più e che devono essere messi nelle condizioni per segnare. Contro il Napoli non concedi nulla e crei delle situazioni per potere fare gol ma non ci riusciamo, dobbiamo migliorare nelle scelte”.

-Ha la sensazione di non essere più al centro del progetto? È preoccupato?

“Preoccupato no. Le idee di Lotito non le conosco, non posso entrare nella sua testa. Queste sensazioni io non le ho avute. In estate ho chiesto dei giocatori e sono arrivati altri, ma questo fa parte della normalità: il mercato è fatto da tanti tasselli che si devono concatenare. Di questo mercato mi sono disinteressato. Quando perdi un minimo di preoccupazione c’è. Venivamo da un’ottima striscia e poi perdi male con Inter e Atalanta, un fondo di giramento di c******i c’è”.

-Quale giocatore può dare la scossa? Atalanta più forte della Lazio?

“Io spero di recuperarli tutti. Anderson dopo un po’ di partite no sta dando qualche segnale. Immobile è entrato e ha segnato, vediamo se può essere un segnale anche questo. Lo stesso Pedro è entrato con uno spirito diverso. Speriamo possano tornare al livello della scorsa stagione. Se ti rimetti alle evidenze all’andata sembravamo noi di un’altra categoria, oggi il contrario. Ad oggi loro sono più forti di noi, sperando non sia così nei prossimi mesi”.

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