Formello, dopo l’allenamento la…benedizione: processione della squadra all’uscita del centro sportivo! Il sacerdote: “Con la Lazio un’amicizia importante, il Presidente Lotito ci aiuta da anni”

Ormai da diversi anni la Lazio è solita non lasciare nulla di intentato. Nella gestione del Presidente Lotito dalle parti di Formello non sono passati solo calciatori, direttori sportivi, magazzinieri, membri dello staff tecnico, allenatori, ma anche figure anche bizzarre se legate al mondo calcistico. Si ricordano, a memoria, quasi una decine di volte – alcune di esse concentrate nella stagione 18/19 – in cui il patron biancoceleste aveva fatto benedire i campi del Centro sportivo e lo spogliatoio della Prima squadra della Capitale, normalmente a ridosso di periodi contrassegnati da svariati infortuni ai componenti della rosa. Non solo. Prima della partenza per la Supercoppa a Riyad il Presidente aveva chiesto nuovamente una benedizione che potesse accompagnare l’avventura araba del club. Evidentemente, però, non è bastata. Al termine dell’allenamento pomeridiano della prima squadra maschile, infatti, un parroco ormai conosciuto dalle parti di Via di Santa Cornelia si è appostato a benedire i calciatori della Lazio che uscivano dall’ultima seduta odierna. Prima Luis Alberto, Kamada, Pedro e Guendouzi, poi il terzo portiere Luigi Sepe con Marusic, Provedel, Hysaj e Mandas, quasi tutti si sono fermati con le rispettive autovetture a ricevere la benedizione di Don Matteo Galloni, figura di spicco della fondazione Amore e Libertà Onlus. Figlio dello scomparso ministro alla Pubblica istruzione Giovanni Galloni e della giurista di fama internazionale Magda Franca Rabaglietti, si è laureato in filosofia alla Sapienza di Roma e in Teologia dogmatica con indirizzo ecclesiologico alla Lateranense. Il sacerdote romano è stato ed è protagonista di diverse missioni anche in Africa, specialmente in Congo. Dal sacro al profano, si è intrattenuto per oltre un’ora fuori dal centro sportivo di Formello per questioni chiaramente meno nobili di quelle di cui si occupa tutti i giorni, su richiesta della società capitolina.

Il sacerdote ha parlato ai microfoni della nostra redazione, al nostro inviato Simone Di Stefano. “Nel 1988 abbiamo fondato la comunità Amore e Libertà che accoglie bambine e bambini privi del sostegno familiare, abbiamo iniziato a Firenze e poi abbiamo aperto altre case in Italia, ma il grosso della nostra missione è a Kinshasa, dove lavoriamo con circa 80mila persone e abbiamo aperto una scuola per mille ragazzi“. Una piccola sosta, il tempo di dare la benedizione al difensore della Lazio Alessio Romagnoli, poi continua: “Il Presidente Lotito ha finanziato una maternità nel centro sanitario che abbiamo a Kinshasa e ha contribuito a creare alcune aule scolastiche, c’è da anni questa grossa amicizia con la Lazio che ci sta aiutando. Il binomio sport e fede è un binomio che vince. Da giovane facevo atletica e sport agonistico, con i ragazzi giocavo a pallone fino a qualche anno fa, lo sport fa bene“. Anche Isaksen, Anderson, Lazzari, Gila, Castellanos, Casale e Vecino sono stati “fermati” all’uscita, e si sono intrattenuti con Don Matteo, intento a spiegare come la sua presenza fosse dettata da esplicita richiesta del Presidente. Con l’augurio che la squadra possa godere di buona salute e magari riprendere il cammino interrotto in Arabia già domenica alle ore 18.00 quando allo stadio Olimpico il rivale sarà il Napoli di Walter Mazzarri.