Roma, è “rosso-Mourinho”: 28 espulsioni in due stagioni e mezzo per lui e lo staff, mai accaduto prima in Italia. Rocchi: “Clima allucinante”. Ecco tutti i numeri…

Mercoledì sera c’è il derby, alle ore 18.00 si gioca allo stadio Olimpico Lazio-Roma. Una sfida tra universi agli antipodi, seppure all’interno della Capitale. La squadra di Mourinho, dal momento dell’arrivo a Roma dell’allenatore portoghese, è stata plasmata ad immagine e somiglianza del tecnico. Il trend di questi due anni e mezzo parla di un record di cartellini rossi comminati alle avversarie dei giallorossi: ben 30 considerando tutte le gare ufficiali nelle svariate competizioni: coppa Italia, Serie A, Conference League ed Europa League. 29 i rigori a favore, ben 14 di quelli segnati hanno portato punti alla squadra, e nello specifico 24. Trattasi di una compagine abituata a fare male alle rivali nei finali di gara. Dal minuto 78 al fischio finale la Roma di Mourinho ha segnato ben 60 reti da agosto 2021 ad oggi, conquistando 15 vittorie e 10 pareggi “allo scadere”. Soltanto in questa stagione è arrivato in extremis il pareggio di Belotti con la Salernitana, il gol del definitivo 1-0 di El Shaarawy col Monza, le reti nel recupero di Azmoun e Lukaku col Lecce, quelle di Dybala ed El Shaarawy per il definitivo 3-1 all’Udinese, il gol-vittoria di Kristensen col Sassuolo.

Fortemente caratterizzante è l’impatto fisico degli interpreti, che incide pesantemente sul dato delle reti messe a segno. Nei primi 18 mesi all’ombra del Colosseo addirittura il 43% dei gol segnati tra campionato e coppa Italia è scaturito da palla inattiva: punizioni dirette, indirette, calci di rigore e calci d’angolo. La media – clamorosa – si è abbassata da marzo 2023 ad oggi, assestandosi sul 27% dell’ammontare complessivo dei gol. Comunque più di uno su quattro gol siglati dai giallorossi è stato realizzato sugli sviluppi di calcio da fermo, una peculiarità a cui prestare grande attenzione.

Sfortunatamente, il modus operandi della panchina giallorossa è ampiamente rivedibile e da stigmatizzare. Atteggiamenti rissosi, intimidatori, aggressivi e provocatori hanno suscitato sdegno in molti addetti ai lavori. Da due anni e mezzo i componenti della panchina di Mourinho sono soliti alzarsi in piedi per protestare – a turno – davanti a qualsivoglia decisione arbitrale. Un atteggiamento che ha destato l’ira, prima di tutti, di un ex giallorosso come Walter Sabatini. Da direttore sportivo della Salernitana, parlando ai microfoni di DAZN nell’aprile 2022, dichiarò di aver “assistito a cose ignobili e inaccettabili. Ogni decisione arbitrale viene contestata, a prescindere, da tutta la panchina, perfino le rimesse laterali. Cosa volete che faccia l’arbitro?”. Un anno dopo, nel maggio 2023, fu Raffaele Palladino, allenatore del Monza, a non potersi esimere dal denunciare pubblicamente l’irriguardoso atteggiamento dello staff tecnico giallorosso. “Non avevo mai visto protestare in questo modo una panchina in vita mia, una roba scandalosa“, affermava l’ex calciatore del Genoa visibilmente scosso davanti alle telecamere dopo la sfida dell’Olimpico. Da ultimo, il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini, che dopo il pareggio della diciannovesima giornata, ha dichiarato ai microfoni di DAZN: “Nell’ambiente della Roma è dura giocare…abbiamo fatto il loro stesso numero di falli e noi siamo stati ammoniti sei volte, mentre loro una sola. Sul gol annullato a Scamacca ho i miei dubbi, non voglio commentare l’ammonizione di Zappacosta. Ma non posso criticare il direttore di gara Aureliano, perché ha dovuto arbitrare una corrida, e in queste condizioni arbitrare sereni è impossibile“. La panchina della Roma, insomma, è diventata un caso, e non da oggi. Infatti, dall’avvento di Mourinho sono ben 28 i cartellini rossi sventolati in Italia dagli arbitri al portoghese e ai componenti dello staff tecnico giallorosso. Se Mourinho “vanta” il record negativo di 7 rossi e 15 ammonizioni dal ritorno in Italia, gli altri provvedimenti disciplinari sono stati inflitti ai suoi collaboratori. Si tratta del match analyst Michele Salzarulo, del collaboratore tecnico Giovanni Cerra, del team manager Valerio Cardini, del preparatore atletico Stefano Rapetti, e soprattutto del vulcanico preparatore dei portieri Nuno Santos e del vice-allenatore Salvatore Foti. Mai nella storia del nostro Paese erano stati allontanati così tante volte i componenti della stessa panchina. Non basta. Tra deferimenti, fascicoli aperti, patteggiamenti, ammende, le vicende di casa-Roma sono finite nell’occhio del ciclone anche all’estero. Ne se qualcosa il Feyenoord, che nell’ultima Europa League vide l’allenatore in seconda della Roma, Foti, rifilare prima un calcio e poi una manata al collo dell’attaccante messicano Gimenez. Una panchina da FarWest, insomma. Tanto che il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, nella giornata di ieri, si è complimentato col signor Aureliano, fischietto di Roma-Atalanta, per aver diretto senza perdere la testa il posticipo dell’ultima giornata del girone di andata in un “clima allucinante“. Lo stesso che rischia di trovare Maurizio Sarri mercoledì sera, quando a fischiare sarà non a caso l’arbitro più esperto d’Italia, Daniele Orsato di Schio.

Di seguito le grafiche andate in onda durante la puntata dell’8 gennaio 2024 di “Lazialità” su Lazio TV.