Dalla sala Tirreno, nel palazzo che è sede della Regione Lazio, è andato in scena nel pomeriggio l’evento di celebrazione della centoventiquattresima festa della Società Sportiva Lazio. Oltre trecento persone in una sala gremita ed esaurita in ogni ordine di posto, con decine e decine di persone costrette a rimanere in piedi. Alla presenza di grandi protagonisti di tutte le sezioni della Polisportiva, la manifestazione è cominciata alle 16:45 con l’arrivo del simbolo del club, l’aquila Olympia assieme al fedele falconiere Bernabè. Un breve saluto e un video celebrativo della Lazio quale ente morale, un omaggio al generale Giorgio Vaccaro che si oppose alla fusione, poi l’arrivo deI Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, accolto dal Cerimoniale della Regione Lazio ed accompagnato al posto a Lui riservato. Prendono posto Maurizio Manzini, storico team manager della società, e il figlio del presidente Lotito, Enrico. Scorrono le immagini dei trionfi della sezione Calcio, tra gli applausi scroscianti del pubblico presente. Parla Elena Palazzo, Assessore all’Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica e Sostenibilità della Regione Lazio. “Siamo onorati di aprire le nostre porte alla Lazio, la più antica e grande Polisportiva d’Europa. Buon compleanno, Lazio! 124 anni fa il 9 gennaio 1900 nei primi giorni di un secolo travagliato iniziava l’avventura della Società Podistica Lazio. Una storia che valorizza l’agonismo e i suoi valori, che valorizza i colori della Grecia, patria delle Olimpiadi. I successi della Polisportiva spaziano dalla corsa al nuoto, dal paracadutismo al calcio. Una storia costellata da grandi imprese che ha portato in alto il nome della Lazio. Speriamo che il derby possa essere vissuto assieme come un momento di condivisione e gioco, di puro divertimento“. Seguono una serie di interventi. In primis Luciano Crea, Consigliere regionale ePresidente della Commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo del Consiglio Regionale del Lazio. “Concordia parvae res craescunt”, è la frase pronunciata dai giocatori della Lazio Hockey. Nell’armonia anche le piccole cose crescono. L’importanza dell’evento è testimoniata dal calibro dei presenti. Saluto Nanni, Gigi Pagni e tutti i presenti”. Poi Riccardo Viola, Presidente del CONI Lazio, esalta il senso di appartenenza che si respira all’interno della Lazio, ed evidenzia: “Voglio ringraziare Felice Pulici, con lui parlavamo ai sordomuti e andavamo nelle scuole a parlare di valori. L’assessore allo Sport di qualche anno fa lanciò l’idea delle scommesse per il derby: chi vince stabilisce quale sarà la penitenza dell’altro. Vinse la Lazio, Buccioni mi fece entrare nella gabbia dei leoni con la sciarpa della Roma, questo disgraziato (ride). Questo è lo sport, la Polisportiva è un punto di riferimento, poi non fatemi dire niente dal punto di vista calcistico perché ho le mie posizioni (ride). Ma onorato la città di Roma perché merita rispetto”.
Salutano i presenti l’onorevole Trancassini, Presidente del Lazio Club Montecitorio, poi Stefano Pantano. La maglia di Fausto Coppi, la maglia di Luciano Re Cecconi, tanti i cimeli in bella vista ad accompagnare la cerimonia del pomeriggio.
È poi inevitabilmente il turno di Antonio Buccioni, Presidente Generale della Società Sportiva Lazio, ed Enrico Lotito, responsabile del settore giovanile biancoceleste. “Sono quasi imbarazzato che la Giunta sia così presente in Aula, non ricordo precedenti in questo senso. Avrei la tentazione di non finire mai, quindi bado all’essenziale: alla base dell’idea di costituire questo sodalizio c’è una volontà rivoluzionaria di 9 fondatori, risale al sorgere del XX secolo. Anelavano la necessità che lo sport da un fatto elitario a livelli assoluti diventasse qualcosa di moderno e popolare. Dai primi vagiti fu chiara la caratteristica rivoluzionaria del messaggio. Dalla ginnastica artistica per pochissimi eletti fino a Piazza d’Armi, la Lazio è Colei che ha insegnato lo sport all’Italia e non solo, come dice Guido, la squadra che ha portato il calcio a Roma. Saluto la nipote di Arturo Balestrieri che è arrivata da Cremona. Questo disegno è stato realizzato con sacrifici inauditi, e giova ricordare l’eccezionale contributo di vite che la Lazio ha offerto alla patria bei conflitti morali, alla cui luce Benedetto Croce conferì alla Lazio conferì alla Lazio lo status di Ente Morale. Perfino l’ospedale militare di Roma è intitolato alla memoria di Attilio Frigeri, nuotatore della Lazio perito nel secondo conflitto mondiale. Oggi abbiamo circa 80 organismi, uno è la Lazio Calcio, quotata in borsa, le altre sono società sportive dilettantistiche, altre S.r.l., vicino alle quali c’è una tifoseria fantastica, capace di insegnare l’arte della coreografia a tutto il panorama calcistico mondiale. Seme lanciato da 9 ragazzi, seme raccolto dalla nostra famiglia. Il 12 maggio festeggeremo i 50 anni del primo scudetto della sezione Calcio, poi il Giubileo della Cristianità. Quei ragazzi hanno creato un filo che continua a svolgersi e che ha già un occhio sul futuro. Tra poco premieremo i bambini Under 10 del Pentathlon, siamo protesi verso un grande futuro“. La parola va infine al Presidente della Regione Rocca: “Celebrare la Lazio oggi ha un significato particolare, è il mio primo anniversario della ricorrenza e sono emozionato. Quando è venuta l’amministratrice delegata della Roma per lo stadio le ho detto che non potevo ricevere la seconda squadra della Capitale (ride). È l’ultima battuta che faccio. Perché questa è una storia seria fatta di valori che mi auguro possano continuare. Supportare questa Polisportiva non è semplice ma tempra, tempra ai valori, alla autodisciplina, alla visione, alla ricerca della perfezione, alla fraternità, al senso di famiglia che dà questa società. È unica per chi la vive e noi come Regione continueremo ad accompagnare la Lazio. Il ruolo della trasmissione dei valori alla società civile è indiscutibile, avvieremo un dialogo con tutte le società della Polisportiva perché c’è bisogno di maggior ascolto e di maggior dialogo. Non è politica ma buon senso, l’attenzione a coltivare opportunità e accompagnare i nostri giovani. Ci sono tanti assessori, consiglieri e rappresentanti istituzionali, specie quello alla cultura, perché lo sport è anche quello ed è portatore di valori non rinegoziabili. Grazie a tutti e in bocca al lupo! Volevo trovare la maglia gialla di Provedel ma non la vedo (ride)! Buon compleanno, Lazio!”.
Arriva alle 17.30 il Presidente Claudio Lotito. “Scusate il ritardo. Abbiamo i colori olimpici del cielo, perché immaginate al tempo della antica Grecia cosa succedeva: quando c’erano le Olimpiadi si fermavano le guerre. Il risultato sportivo dà maggior forza alla nostra visione, ma cruciali sono i tifosi e l’apporto delle persone perché senza di loro nessuno è in grado di rappresentare nulla. Ciò costituisce un motivo di vita, per tutti voi vivere il mondo Lazio è vivere uno stile di vita. Vedo il figlio di Maestrelli che rappresenta la storia, che si tramanda. Siamo stati insigniti di Ente Morale perché un mio predecessore che modestamente non rappresento, al tempo della guerra del 15-18 donò il campo di allenamento per fare gli orti a chi non aveva la possibilità di mangiare. Il nostro compito è questo, se poi arriva qualche risultato la cosa non ci dispiace. Domani abbiamo un grande appuntamento, ricordiamo tutti Lulic, domani dobbiamo ancora dimostrare il nostro valore. Ringrazio le istituzioni e la loro disponibilità, la Polisportiva della quale il Calcio è una sezione. Se siamo tutti uniti, io penso sempre che i risultati possano arrivare. Forza Lazio!”.
Dopo un lungo applauso è l’ora delle premiazioni. La Società Sportiva Lazio consegna un omaggio al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. La Società Sportiva Lazio consegna un omaggio all’Assessore all’Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica e Sostenibilità della Regione Lazio Elena Palazzo, Giorgio Simeoni, Giuseppe Cangemi, Antonio Aurigemma, Crea. La Regione Lazio, senza soluzione di continuità e tra gli applausi della gente, consegna dei premi per l’anniversario della società sportiva Lazio. Aprpno i bambini della Lazio Pentathlon, che ricevono dei piccoli aquilotti d’argento. Vengono premiati Tommaso Wulzer, Testimonianza dell’impegno Paralimpico e Special Olympics della Società Sportiva Lazio; Giancarlo Guerrini, Campione Olimpico di Pallanuoto Roma 1960; Antonio Buccioni, Presidente Generale S.S. Lazio; S.S. Lazio Marines American Football, Vincitore Coppa Italia 2023 (applausi per il presidente Fabio Pacelli); la S.S. Lazio Nuoto, Campione d’Italia Under 18 di Pallanuoto 2023; Adelmo Eufemi, Decano dei calciatori Biancocelesti; la S.S. Lazio Hockey su Prato, Campione d’Italia Under 14 Femminile 2023.
Ecco a questo punto, alle ore 17.50, il momento della consegna dei premi Bigiarelli 2024 da parte della Società Sportiva Lazio. L’assessore Palazzo e il Presidente Lotito, col Presidente Rocca, formano una fila e procedono alla premiazione. Apre Giancarlo Guerrini, Pallanuotista e nuotatore biancoceleste. Poi il premio va a Massimo Maestrelli, Figlio di Tommaso Maestrelli. Enrico Lotito prende il premio per Alessio Romagnoli, rimasto ad allenarsi a Formello. Ecco Pierluigi Pagni, storico difensore della Lazio. Premiato LazioWiki, Progetto finalizzato alla creazione dell’enciclopedia sulla S.S.Lazio, poi il Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento, Centro Studi sulla storia della Società sportiva Lazio, rappresentato dall’avvocato Pasquale Trane. Premiato Emilio Innocenzi, Presidente di tutte le realtà imprenditoriali nate dall’esperienza del gruppo Team Service. Ultimi ma non ultimi la Curva Nord e il nostro direttore Guido De Angelis.
“Non ha parlato nessuno dei premiati e non mi sembra giusto rubarvi troppo tempo. Io come sapete “spaccio” Lazialità tutti i giorni, in radio e in televisione. Vedere tutti questi ragazzi con la maglia della Lazio mi emoziona, lo sapete, io sono così. Se vorrete, continueremo a farvi compagnia”. Non c’è un attimo di respiro. Sale sul palco Franco Nanni, in rappresentanza della squadra del primo scudetto. Chiude l’evento la standing-ovation per Maurizio Manzini. Alle ore 18.10 termina la cerimonia, che ha visto grande entusiasmo e tanta lazialità. Dal 1900 il calcio a Roma si chiama Società Sportiva Lazio.