Lazio, Lotito dall’Auditorium: “Io romanista una leggenda metropolitana. Mi sono mosso per il Flaminio…”

Nel corso della prima parte della serata “Vola Lazio Vola”, dedicata ai 40 anni dello storico inno di Toni Malco, è intervenuto dell’Auditorium il presidente della Lazio Claudio Lotito. Ecco le sue parole più importanti direttamente dal palco della Sala Sinopoli.

“Quando sono diventato presidente ho apprezzato subito Vola Lazio Vola. Quando ero bambino ricordo che la Lazio ha avuto sempre alti e bassi, ora è una grande società che si distingue in tanti ambiti. Conta come vengono raggiunti gli obiettivi. In un’intervista dissi che noi siamo riservati, soffriamo in silenzio ma quando c’è bisogno usciamo fuori. Se tutti insieme lavoriamo, gli obiettivi verranno raggiunti. Siamo un’entità forte, cerchiamo di fare fatti e non parole. Ho sollevato il problema del Flaminio quando c’era la Raggi. È giusto rievocare la storia del nostro club, ma questo deve essere anche funzionale alle nostre esigenze. Mi sembrerebbe riduttivo avere 26.000 spettatori come quelli del Flaminio, devono essere almeno 50.000. Ho delegato un rappresentante istituzionale che ha iniziato a fare una serie di consultazioni su cosa si può fare. Spero che mio figlio segua le mie orme, ci mette grande passione e determinazione, si sveglia alle 7 di mattina e sta focalizzato tutto il giorno sulla Lazio, si vedono i risultati del settore giovanile e della Women. Io romanista? Leggenda metropolitana. Sono laziale da quando avevo cinque anni. Chi mi conosce sa che non mi vendo per gli interessi. Avevo una tata che mi portava a spasso e incontrava il suo fidanzato che faceva il panettiere, lui mi chiedeva di che squadra fossi, ed era laziale. Frequento la famiglia Mezzaroma con cui c’era sempre una lite continua tra Lazio e Roma. Quando presi la Lazio Storace mi disse che l’avrei fatta sparire, io gli dissi che sarebbe sparita la Roma. Se fossi stato romanista non avrei sopportato tutto quello che ho sopportato e non c’avrei messo tutta questa passione. Oggi la Lazio non deve chiedere nulla a nessuno e gli altri cercano di toglierli ciò che rispetta. Io non sarei nessuno senza i tifosi della Lazio. Prezzi alti? La Lazio quest’anno ha speso 101 milioni di euro. Ha venduto Milinkovic a 40 milioni, di cui 20 presi quest’anno e 20 l’anno prossimo, se gli arabi si ricordano. La Lazio non gestisce più in maniera diretta la biglietteria: c’è una società che si chiama Infront, io posso mettere una buona parola ma non gestisco direttamente i prezzi. Abbiamo fatto gli abbonamenti con dei prezzi giusti. Ci sono stati 31mila abbonati e abbiamo dato questa possibilità anche in Champions. Chi vuole si abbona, altrimenti è come chi non approfitta delle promozioni al supermercato per un certo periodo e poi si lamenta che non ci sono in quello dopo”.