Nel corso della trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di Radiosei, è intervenuto Fabio Liverani, ex centrocampista della Lazio e allenatore tra le altre di Lecce e Cagliari, di seguito le sue parole: “Ci sono dei momenti che rimangono nella storia, la palla per Di Canio nel derby è stato uno di quelli, rimarrà indelebile nella storia biancoceleste. I tifosi mi fermano sempre per ricordarmi di quella giocata, anche se la palla per 3-1 di Rocchi forse è qualitativamente superiore; durante quel derby avevo la sensazione che si sarebbe fatta la storia. Arrivavamo con 17 punti a quella partita, la situazione era delicata, con Couto squalificato, la coppia centrale era rimaneggiata con Giannichedda e Talamonti, qualche preoccupazione poteva starci. Eravamo una squadra costruita in pochi mesi, la prima dell’era Lotito, dopo la finale di Coppa Italia dell’anno prima rimanemmo in tre. Ricordo che durante la premiazione della Supercoppa eravamo molto preoccupati per il futuro della squadra, sapevamo che dovevamo ripartire dalle macerie e che sarebbe stato un anno molto difficile e così fu. Ricordo un Lazio-Atalanta dove io segnai il 2-1 e se non avessimo vinto la classifica sarebbe stata drammatica, anche lo 0-0 nel derby con la Roma fu dettato dalla paura”. L’ex centrocampista tra le altre di Palermo e Fiorentina ha poi analizzato la Lazio di oggi: “Rovella mi piace molto, può crescere tanto, l’anno scorso lo volevo a Cagliari ma era già irraggiungibile. Cataldi è un giocatore diverso, che era più funzionale in un centrocampo con Milinkovic e Cataldi. La Lazio di Sarri è molto organizzata che però va in difficoltà se non tutti sono in forma, le sue squadre devono lavorare insieme, non si può andare individualmente”, ha concluso.