“L’ho visto e rivisto tante volte quel video, l’ho anche fatto vedere qui in Parlamento, certo che mi sono commosso, mi ha colpito, come può non colpirti un ragazzo così giovane che parte dall’Italia per andare a difendere la sua patria, Israele”. Così il presidente della Lazio Claudio Lotito ai microfoni di Notizie.com parla del giovane sergente Mayer Soliani, nato a Roma ma trasferitosi in Israele dall’età di 13 anni dove ora combatte per il suo popolo. Soliani ha così parlato nel corso della trasmissione Pomeriggio 24 in diretta su Rai News 24 rispondendo alla domanda su cosa lo legasse di più alla citta di Roma essendo ora in Israele: “Sicuramente la Lazio, spesso vengo nella Capitale a seguirla. Se la situazione qui in Israele dovesse calmarsi tra due mesi sarò a Madrid per vederla (in Champions contro L’Atletico Madrid)”. Continua il presidente Lotito che è rimasto tutt’altro che indifferente a queste dichiarazioni: “Non mi vergogno nel dire che mi sono emozionato, nel vedere quel giovane militare. Quando gli hanno chiesto se ha paura, lui dice di no col trasporto nel cuore, e tra le cose che gli mancano risponde che è la Lazio. Cos’altro si può aggiungere? Il ragazzo è di religione ebraica, l’ennesima conferma delle menzogne tirate in ballo da qualcuno che dice che la Lazio è antisemita e anti-quello o quell’altro, li vorrei vedere adesso che dicono. Anzi la Lazio è portavoce dei diritti umani, del rispetto dell’essere umano, della propria integrità totale, morale, economica, razziale e di qualsiasi natura. E’ stato bellissimo e appena rientra lo invito e lo voglio vicino a me“.