San Siro continua ad essere un tabù per la Lazio. I biancoceleste, dopo un buon primo tempo, cadono 2-0 nella ripresa grazie alle reti di Pulisic.e Okafor. Nell’era Sarri i capitolini, in 4 precedenti in trasferta contro i rossoneri, sono usciti sconfitti in tutte le gare (con uno score di 10 gol subiti e zero realizzatati).
Nel post-partita il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha commentato il match direttamente in conferenza stampa.
Di seguito le sue parole:
-Queste difficoltà le fanno pensare che sarà un campionato diverso rispetto lo scorso?
“Mi fanno pensare che noi non siamo una grande squadra. Non possiamo considerarci una grande squadra e non lo eravamo neanche l’anno scorso lo eravamo nonostante avessimo conquistato il secondo posto. Siamo una squadra che quando gioca contro queste squadre qui ha una cilindrata diversa. Io oggi ho visto una squadra che oggi ha giocato con molta più personalità rispetto alle altre partite giocate qui. Nel primo tempo abbiamo fatto meglio di loro. Non abbiamo sfruttato le palle gol avute nella prima frazione di gioco. Tra il primo e il secondo gol abbiamo reagito bene. Un minuto prima del gol del 2-0 un miracolo di Florenzi ci ha impedito di fare l’1-1 con Isaksen. La vedo molto diversa da quella dello scorso anno. Noi purtroppo siamo vittime di un cocktail micidiale perché le prime due partite ce le siamo ingoiate da soli. Fare Napoli, Juventus e Milan consecutive non l’ho mai visto fare a nessuno. Servono mesi per risalire la classifica”.
-Quanto sarà difficile riconfermare il secondo posto?
Difficile ma era facilmente prevedibile che sarebbe stata una difficoltà estrema. Abbiamo la responsabilità di aver sbagliato due partire sulla carte abbordabili. Dopo quella fase siamo saliti. Veniamo da una buona partita oggi. Abbiamo perso ma abbiamo perso giocandoci una grande fetta di partita giocandocela alla pari. La strada sembra quella giusta ma non sarà facile tirarci fuori velocemente da una situazione brutta di classifica. Vediamo se piano piano riusciamo a risalire e se riusciamo a mettere nel mirino qualche posizione europea”.
-Perché tutti questi cambi a centrocampo?
“Scelta dettata da un calendario folle. Io sono ferocemente incazzato con UEFA, Lega di Serie A, Fifa e tutto il resto di questa banda. Nell’ultima giornata ci sono stati dai 40 ai 50 infortuni. Stanno mandando questi ragazzi al macello senza che nessuno intervenga. Il calcio ormai purtroppo è questo: prendi soldi e scappa e ora i soldi ne prendono sempre meno. I cambi siamo costretti a farli per questi motivi. Se giochi ogni 70 ore è difficile che un giocatore possa fare 4-5 partite consecutive se questi sono ritmi. Siamo costretti a farlo con situazioni al limite e con giocatori arrivati a fine mercato. La strada sembra che piano piano stiamo prendendo quella giusta. C’è da recuperare risultati e speriamo di farlo”
-Quali sono gli obiettivi della Lazio in campionato ed Europa?