Lazio, Lotito: “Non bisogna drammatizzare, è presto. Sarri? Mi fido di lui”

 

“Non c’è spazio per le opinioni relative al momento che stiamo vivendo. Bisogna confidare nelle potenzialità della squadra. I ragazzi, tutti insieme, devono ritrovare i meccanismi che ci hanno fatto arrivare secondi. Abbiamo degli obbiettivi, serve una svolta”. Così Claudio Lotito nella sua intervista al “Corriere della Sera”, nell’articolo dal titolo “Lazio, Lotito: Riitiro necessario, la Lazio deve ritrovarsi. Mi fido di Sarri”. Il patron biancoceleste ha commentato il momento che sta vivendo la sua squadra, ponendo l’accento sulle difficoltà che la Lazio sta mostrando.

“Le previsioni non si fanno mai. In campo vanno i giocatori, possono incidere fattori esterni o imponderabili. La squadra però è stata allestita per giocarsela con tutti”, ha continuato Lotito, rimarcando quanto sia stato fatto nella sessione estiva di calciomercato e sulla rosa attuale.

“Sono passate 5-6 partite, è presto. Dobbiamo migliorare le condizioni della squadra. Sono stati inseriti giocatori nuovi che devono ancora recepire gli automatismi. Alcuni di loro non parlano la lingua. Sono fiducioso perché anche lo scorso anno siamo partiti malaccio, quindi non bisogna drammatizzare. L’importante è che la squadra sia cosciente dei propri mezzi. La consapevolezza è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi”, ha proseguito il Presidente della Lazio, dicendo di essere lo stesso fiducioso nonostante l’avvio tutt’altro che sereno.

“Non personalizziamo. C’è un tecnico, del quale mi fido, che valuta le prestazioni e individua le soluzioni. Non è un singolo a vincere o perdere, ma il gruppo”. Qui Lotito ha voluto rendere tutti partecipi dell’avvio altalenante dei capitolini, dando responsabilità a tutto l’organico e non al singolo. Una chiara risposta alla domanda fattagli su Ciro Immobile.

“Dobbiamo ritrovarci e ricreare un clima ancor più positivo e costruttivo. Più i giocatori stanno insieme, più hanno modo di conoscersi e di affinare l’intesa. A maggior ragione quando ci sono tanti nuovi. I ragazzi devono aiutarsi a vicenda. Servono umiltà, determinazione e spirito di gruppo. Ma tutti devono aiutare a creare questo ambiente, anche lo staff tecnico, i magazzinieri, i medici. Tutti”.

“Generalmente sono più le trattative che si chiudono nelle ultime settimane di mercato che non nelle prime. Serve tempo per fare le cose nel modo giusto”, ha concluso il Presidente biancoceleste, ripetendo quanto siano difficili e lunghe le trattative di mercato.