Lazio, Immobile: “Ho detto a Provedel di non dormire, col Monza una finale. Su di me tante cose non vere, ma resto sereno”

 

Manca ormai solo un giorno a Lazio-Monza, in calendario sabato 23 settembre alle 20.45. Dopo il clamoroso pareggio ottenuto all’ultimo secondo in Champions League contro l’Atletico Madrid grazie alla rete di Provedel, i biancocelesti sono chiamati a rialzare la testa in campionato. Il capitano della Lazio Ciro Immobile ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channel sottolineando l’importanza della sfida contro i brianzoli e del suo periodo di magra sotto porta. Di seguito le sue parole:

Ciro quello di martedì contro l’Atletico che finale è stato?

“Un finale da film. Dopo la partita ho detto a Provedel di non andare a dormire e di godersi il momento perché queste emozioni capitano raramente, lo ringrazio perché il suo gol ci ha regalato un risultato che volevamo e meritavamo”.

Provedel ha detto di essersi ispirato a te, voi due avete un grande rapporto, quanto sei contento per lui?

“Moltissimo, lui è una grande persona. È un ragazzo buono, silenzioso e che accetta tutto. Dentro lo spogliatoio persone come lui rappresentano una figura di personalità e carattere, ci ha fatto un bel regalo”.

Dopo la Champions riparte il campionato, c’è il Monza che partita sarà?

“Per noi è una finale, purtroppo in campionato non abbiamo raccolto quanto sperato e meritato sul campo. Con Genoa e Juventus si sono visti sprazzi di bel gioco ma i risultati non ci hanno sorriso, l’unica gara che secondo me abbiamo sbagliato è a Lecce. Per ora siamo indietro e da domani dobbiamo ricominciare a fare punti”.

In caso di vittoria con il Monza la Lazio alla quarta giornata avrebbe solo due punti in meno dello scorso anno, la situazione quindi non è così irrecuperabile, cosa ne pensi?

“Penso che oltre oltre ai punti la cosa più importante per la squadra è di entrare in campo con lo spirito che abbiamo avuto con l’Atletico Madrid. Dobbiamo tornare ad essere quelli dello scorso campionato e arriveranno i risultati, sperando di iniziare già da domani”.

C’è un’immagine di te circondato da 6 difensori dell’Atletico Madrid, la tua importanza nella Lazio va oltre i gol che segni?

“Io sono sereno e cerco di fare quello che vuole il mister, ormai abbiamo un rapporto dove possiamo dirci tutto. Quando lo vedo sereno è perché so che capisce il mio momento e quanto posso dare al gruppo, sono il primo a sentire questa mancanza di gol e prestazioni ma devo essere tranquillo perché la squadra ha bisogno di me”.

Anche ora che mancano i gol non mancano le tue prestazioni, quanto è importante questo segno di maturità?

“È importante per me ma soprattutto per la squadra, anche se non segno posso aprire spazi per gli altri. Sono meno contento per i numeri personali, ma quando torneremo ad essere quelli di sempre arriveranno anche per me”.

Sei a 3 reti dai 200 gol con la maglia della Lazio, non un qualcosa di poco conto, non credi?

“No, non è assolutamente di poco conto ma io voglio continuare a segnare. Ho sentito cose secondo me non vere, come che non è possibile che io possa continuare a mantenere i numeri di sempre. La realtà che alcuni non sanno è che ci sono i momenti, sia nella vita quotidiana che nella vita di un calciatore. Questo è uno di quei momenti in cui per far entrare la palla in porta devo dare di più”.