Focus | Lazio, incassi una rete e non reagisci! Fino al gol di Kamada…

 

di Niccolò Faccini

Incassa un destro e non reagisce, prende un sinistro e non si rialza. Nell’ambito di un’annata calcisticamente straordinaria, la Lazio di Maurizio Sarri ha mostrato una fragorosa fragilità. Nella stagione 2022/2023 Immobile e compagni hanno sbalordito tutti gli addetti ai lavori, conquistando un secondo posto meritato e inatteso ai nastri di partenza. “I maggiori quotidiani sportivi del paese ci davano dalla settima alla nona posizione”, ribadiva il tecnico delle aquile nelle sue conferenze stampa di aprile e maggio. L’annata in questione è stata – con tutta probabilità – la terza migliore in 123 anni di storia. Dopo i due scudetti, c’è la Lazio di Sarri targata 2022/2023. Secondo posto con il maggior bottino di sempre, un record di clean-sheet (mai un portiere della Lazio nel massimo campionato aveva tenuto la porta inviolata per 19 partite), due strisce di imbattibilità lunghissime dell’estremo difensore del club Provedel (dal 3 settembre al 30 ottobre 2022 senza prendere gol, idem dal 19 febbraio all’8 aprile 2023), il record di gol subiti in una Serie A a 20 squadre della storia laziale (appena 30), e il miglior bottino con le grandi per distacco: mai nella storia la Lazio aveva sconfitto in una stessa stagione Roma (2 volte), Milan, Inter, Juve e Napoli (senza considerare Atalanta e Fiorentina). Eppure, laddove si dovesse rintracciare una piccola nota stonata in un contesto scintillante, questa sarebbe la mancata reazione ai (rari) gol subiti. Ecco il cruccio del tecnico, ecco il dato curioso: dopo il mese di agosto (rimonta sul Bologna alla prima giornata, 3-1 all’Inter dall’1-1 di Lautaro), da settembre in poi la Lazio aveva trovato la via della rete dopo aver incassato un gol soltanto in tre circostanze. Il gol di Gabbiadini (Samp) al Marassi, quelli di Kim e Kvara (Napoli) all’Olimpico, quelli di Candreva, Fazio e Dia (Salernitana), quelli di Kean (2) e Milik della Juventus a Torino, quelli di Strefezza e Colombo in Lecce-Lazio, di Caputo e Marin dell’Empoli (2-2), di Nico Gonzalez (Fiorentina) e Ngonge (Verona), di Zappacosta e Hojlund (Atalanta), di Ilic (Torino), di Lautaro (2) e Gosens dell’Inter a San Siro e quelli di Bennacer e Hernandez (Milan) erano rimasti tutti senza risposta da parte della Lazio, incapace di segnare a sua volta ai rivali che avevano trovato la via della rete. Ben 23 reti incassate senza che la reazione delle aquile si concretizzasse in un gol segnato. In sole tre occasioni (tutte a fine stagione) la Lazio era riuscita a segnare dopo aver incassato una rete: il gol di Zaccagni alla Juventus ha risposto al provvisorio 1-1 di Rabiot, il gol di Milinkovic al Lecce alla doppietta di Oudin, un altro gol del Sergente alle due reti della Cremonese all’Olimpico in occasione dell’ultimo match casalingo della prima squadra della Capitale.

Daichi Kamada and Felipe Anderson of S.S. Lazio during the 3rd day of the Serie A Championship between S.S.C Napoli - S.S. Lazio on September 2, 2023 at Diego Armando Maradona Stadium, Naples, Italy.

All’inizio della stagione 2023/24 il ritornello è sembrato ripetersi. Lazio avanti a Lecce, poi due reti subite (Almqvist e Di Francesco) senza segnare nuovamente. Lo stesso è accaduto col Genoa: al gol di Retegui non ha fatto seguito alcuna rete della Lazio. Lo scenario potrebbe essere ancor più nefasto allargando l’orizzonte all’Europa (si pensi alla valanga di gol del Midtjylland in Danimarca o a Feyenoord-Lazio, con gli ospiti incapaci di rispondere con un gol alla rete di Gimenez al De Kuip). L’incantesimo, però, è stato interrotto da Daichi Kamada. Infatti, al gol di Zielinski in Napoli-Lazio ha replicato il giapponese ex Eintracht Francoforte, che ha realizzato la prima marcatura biancoceleste della nuova stagione che abbia “risposto” ad un gol subito. Maurizio Sarri si augura che si tratti soltanto dell’inizio: la sua Lazio ha bisogno di trovare uno scenario alternativo a quello dell’impostare le gare sul vantaggio, e dovrà imparare in fretta a reagire con vigore (e gol) a svantaggi o a reti avversarie. Nell’annata della Champions League urge una Lazio guerriera, che sappia rispondere colpo su colpo agli agguerriti rivali e che non si arrenda alla prima difficoltà. Sarri può sorridere: dopo Lecce e Genoa, la prima risposta è arrivata al Maradona.

NF