Esattamente 18 anni fa, il 5 agosto 2005, dopo aver combattuto contro un male crudele ai polmoni, Giuliano Fiorini morì a Bologna. Il modenese che regalò alla Lazio una nuova speranza, una nuova storia da scrivere, è rimasto nel cuore di tutti i tifosi biancocelesti.
Nato a Modena nel 1958, l’attaccante rapido e volenteroso, fa il suo esordio nel Bologna in Serie A nel 1975, a soli diciassette anni.
Passa alla Lazio nel 1983. Il 26 luglio 1986 durante la preparazione estiva della nuova stagione, sugli sviluppi della vicenda calcio-scommesse che coinvolge anche la Lazio, Eugenio Fascetti l’allenatore laziale riunisce i suoi ragazzi e dichiara: “Chi vuole andare, vada. Ma chi decide di restare, dia il massimo”. Giuliano Fiorini insieme ai suoi compagni non ha dubbi e resta.
La Lazio si appella alla sentenza e ottiene la permanenza in serie B con una penalizzazione di nove punti (ogni vittoria all’epoca ne valeva due). Fiorini e compagni, riescono a totalizzare ben 31 prima di affrontare il Lanerossi Vicenza.
Una partita quasi stregata in cui la squadra biancoceleste solo a sette minuti dalla fine con Fiorini riesce a sbloccare il risultato.
Oggi 5 agosto 2023, a diciotto anni di distanza dalla sua morte prematura, i tifosi laziali si stringono intorno al ricordo di quel ragazzo che donò la salvezza alla squadra biancoceleste e al suo popolo.