Lazio, Di Canio: “D’Amico fondamentale per la mia crescita. Fu una guida”

Non ha dimenticato gli insegnamenti di Vincenzo D’Amico, Paolo Di Canio. L’ex giocatore della Lazio, intervenuto su Radiosei, ha ricordato Vincenzino, scomparso lo scorso sabato: “Per me è un fatto naturale parlare di Vincenzo, è stato per me una guida, mi ha formato. Ho sentito il bisogno di intervenire. Ho conosciuto Matteo e Nicolò tanti anni fa. Ho un affetto particolare per lui: quando ho ricevuto la notizia, le emozioni sono state forti”. Di Canio non nasconde l’emozione: “Quando si ripensa ai tempi andati, si parla di tristezza, io la chiamo malinconia gioiosa. Noi ci allenavamo con la Ternana, lui ogni tanto non riusciva per dei dolori al collo, io andavo a sentire se si sarebbe allenato o meno. Quando ci mettevano in coppia io correvo da lui. Negli anni purtroppo ci siamo persi, ma Vincenzino era unico come uomo e come calciatore. Quando ero a Terni, mi prese sotto la sua ala e mi aiutava continuamente. Come era come commentatore tv? Nei suoi commenti c’era l’analisi, ma c’era anche la goliardia. Ha portato un linguaggio che portava conoscenza a chi ascoltava, ma la sana goliardia ci vuole”.