Lazio, Gila: “Anno duro. Speravo di giocare di più. Mi sono rivolto ad uno psicologo”

Una confessione di fine stagione. Mario Gila, difensore della Lazjo, chiamato a commentare ai microfoni di Futbol la vittoria dell’Under21 della Spagna contro la Croazia, si è soffermato anche sulla prima stagione in biancoceleste e sulle difficoltà nel cambio di squadra e nazione.
“Sapevo che sarebbe stato difficile – ha ammesso Gila -, questo è stato uno dei motivi per cui sono andato alla Lazio. Sapevo di andare in un altro Paese, che difensivamente è molto diverso dalla Spagna, dove sarei cresciuto molto». Aspettative confermate per il numero 34 biancoceleste: ”Mi aspettavo una stagione difficile ma pensavo di giocare un po’ di più. Ma è andata così e con un aiuto esterno ho affrontato bene la situazione”. Un ambientamento difficile, quello dello spagnolo al calcio italiano, spiegato con diversi motivi: “È stato complicato perché venivo da una stagione in cui giocavo sempre, poi sono andato in una squadra lontano dalla mia città e è stata dura adattarsi. Speravo di giocare più minuti”. L’obiettivo di Gila è mettersi il mostra la prossima stagione: “È qualcosa che mi sono messo in testa, era il mio primo anno e ho un’altra stagione davanti a me. Non devo pensare alla stagione precedente, perché ho imparato molte cose e personalmente sono super felice di come sono cresciuto. Non devo pentirmi di non aver giocato, sono cose che succedono e l’importante è affrontarle bene”. La svolta è arrivata quando lo spagnolo ha deciso di rivolgersi ad uno psicologo: “Ho contattato un ragazzo tramite un conoscente. Per gli atleti, che sia buono o cattivo, è importante avere qualcuno che li aiuti. Ti fa avere i piedi per terra e gestire le situazioni da un altro punto di vista. Queste sono situazioni molto difficili, siamo ragazzi di 21 o 22 anni, la cui mente non è matura come dovrebbe essere per le situazioni che stiamo vivendo”