Milan-Lazio 2-0: biancocelesti di nuovo KO a San Siro

Milan-Lazio è la sfida che apre il 34esimo turno di Serie A. Arrivata l’ufficialità della Vittoria del titolo da parte del Napoli, nelle zone alte della classifica sono tre gli scontri diretti in programma nel corso di questo turno. Alle 18:00, al termine del match tra rossoneri e biancocelesti, un’altra sfida sull’asse Roma-Milano: l’Inter di Inzaghi sarà infatti ospite della Roma di Mourinho allo Stadio Olimpico.

Domani invece, la gara tra Juventus ed Atalanta. Una giornata chiave per le ambizioni europee delle 6 squadre, tenendo conto che 4 di queste 6 saranno impegnate in Europa, avendo un’ulteriore chance di qualificazione all’Europa che conta.

Le formazioni ufficiali di Milan-Lazio

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Messias, Bennacer, Leao; Giroud.

 A disp.: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Touré, Adli, Diaz, Rebic, Bakayoko, Kalulu, Origi, Thiaw, Pobega, Vranckx, Gabbia, Saelemaekers, De Ketelaere. All.: Pioli.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Miliknovic-Savic, Marcos Antonio, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni.

A disp.: Luis Maximiano, Adamonis, Pellegrini, Gil, Pedro, Cancelleri, Romero, Radu, Lazzari, Gila, Bertini, Basic, Fares. All.: Sarri. 

LA PARTITA

Al 10’ minuto subito una tegola per Stefano Pioli: Rafa Leao, dopo uno strappo sulla fascia, sente tirare all’altezza dell’inguine. Cambio obbligato in avvio, al suo posto entra Saelemakers. Il Milan perde subito il suo uomo più importante, quello che ha portato più punti (18) alla propria classifica. Pioli spera di averlo a disposizione per il Derby di Champions contro l’Inter.

La Lazio però pecca di brillantezza, perdendo tantissime palle in fase d’avvio. È proprio su un pallone velenoso di Casale, che si appoggia centralmente a Marcos Antonio, marcato a uomo, che i rossoneri recuperano la sfera con Bennacer che, in maniera sporca, si avventa sul pallone, colpendola e facendola rimbalzare alle spalle di Provedel. Lazio che protesta per un intervento falloso sul centrocampista brasiliano, ma per arbitro e Var è tutto regolare. Milan in vantaggio dopo soli 17 minuti di gioco.

Vengono successivamente ammoniti Romagnoli e Marusic al primo contrasto, episodi che fanno innervosire Maurizio Sarri in panchina.

Il Milan, nonostante la sostituzione del proprio uomo chiave, è messo meglio in campo e il raddoppio non si fa attendere.

Maignan blocca un pallone e si appoggia a Theo Hernandez, che parte dalla propria trequarti e supera il centrocampo; il francese vince il contrasto spalla-spalla con Milinkovic-Savic, che non vuole rischiare l’ammonizione, e dal limite dell’area lascia partire un bolide che si insacca all’incrocio dei pali. Niente da fare per Provedel, che può solo raccogliere per la seconda volta il pallone in fondo alla rete.

Un gol fotocopia a quello che il francese segnò l’anno scorso contro l’Atalanta sempre a San Siro.

Zaccagni fa ammonire Calabria: è il 27esimo cartellino giallo stagionale procurato (record nei Top5 campionati, meglio anche di Vinicius).

Si va al riposo con i rossoneri avanti nel punteggio per 2-0.

La ripresa comincia con un doppio cambio da parte di Sarri: fuori Zaccagni (acciaccato) e Marusic (ammonito), spazio a Lazzari e Pedro.

Pioli prova a gestire le forze, ma Giroud lo rassicura: “Mister, posso giocare ancora 15 minuti” gli comunica al 50’ di gioco.

Il Milan va vicino alla terza rete con colpo di testa di Thiaw, alto di poco.

Al 70’, Bennacer non arriva su un buon cross, dopo essersi inserito perfettamente alle spalle di Lazzari.

Al 72’ problema alla caviglia per Marcos Antonio, che poggia male la gamba nel tentativo di contrastare l’avversario.

Il brasiliano però stringe i denti e rimane in campo.

Al minuto 83’, il Milan trova la terza rete con Rebic, ma il guardalinee annulla per posizione di offside dell’attaccante rossonero.

I biancocelesti ci provano sul finale, con la punizione prima e il calcio d’angolo poi, tirati da Luis Alberto. Maignan tuttavia non deve sporcarsi neanche i guanti.

Poche altre emozioni prima del triplice fischio finale di Rapuano che sancisce una vittoria fondamentale per la squadra di Stefano Pioli. Rossoneri che si portano a -3 dalla Lazio a quota 61, biancocelesti che rimangono invece a 64 e momentaneamente secondi, con la Juventus che, in caso di vittoria contro l’Atalanta, potrebbe scavalcarli.

La corsa Champions rimane aperta, con 6 squadre in 6 punti, i quali potrebbero diventare addirittura 3 in caso di vittorie di Roma ed Atalanta.