Inter-Lazio 3-1, le pagelle di Guido De Angelis

Al termine di Inter-Lazio, gara terminata con la vittoria per 3 a 1 a favore dei neroazzurri, arriva come di consueto l’appuntamento con le pagelle del nostro direttore Guido De Angelis.

PROVEDEL 6,5 – Tra i pochissimi a salvarsi: l’Inter lo bombarda in tutti i modi e lui risponde presente come può. Prende 3 gol, gli era capitato solo una volta in campionato, ma non ha grosse colpe.

HYSAJ 6 – Tra i meno responsabili, dalle sue parti Dumfries non è devastante. Fa comunque più fatica del solito.

CASALE 5,5 – 60′ di pregevole fattura con chiusure, anticipi, interventi puntuali. Sul gol di Lautaro ha qualche responsabilità, ma da spartire con tutta la linea. Mercoledì sera dovrà guidare la retroguardia senza Romagnoli.

ROMAGNOLI 5 – Tanti duelli persi con Lukaku, che ha sempre sofferto anche quando era al Milan. E l’ammonizione nel finale che gli costerà il Sassuolo. Evitabile, e probabilmente scientifica per non saltare il Milan. Speriamo sia stata una mossa intelligente.

MARUSIC 4,5 – Terribile la rimessa da cui nasce il gol di Gosens. Non è la prima volta che gli succede una roba simile. Si conferma giocatore solitamente affidabile ma difficilmente sopra la sufficienza. Vi ha salvato spesso, ma quando è in giornata-no è deleterio.

LAZZARI NG

MILINKOVIC 5 – Prestazione opaca. Quando le mezzali sono veloci, pressanti e qualitative, va in sofferenza. Son convinto che in questo finale di stagione, però, chiuderà in crescendo prendendosi la squadra sulle spalle, come fa da anni.

CATALDI 6 – Finché è sul rettangolo verde gioca discretamente, è un peccato perdere le sue geometrie in mezzo campo, perchè ci erano mancate già col Toro ed era stato un problema. Anche oggi, quando esce si spegne la luce definitivamente.

VECINO 4 – In quel ruolo è improponibile, ma del resto a Sarri andava preso da due anni un regista, e non può essere lui, che è una (lenta) mezzala. Sanguinoso il pallone del 3-1, che ci fa bruciare il vantaggio nello scontro diretto con l’Inter, come già accaduto con l’Atalanta. Al di là del singolo errore, conferma la prestazione col Torino: impacciato e troppo schiacciato sulla linea difensiva, ci fa abbassare troppo.

LUIS ALBERTO 5 – Come Milinkovic, forse peggio perchè corre la metà e si sacrifica pochissimo in copertura: con Frattesi e Berardi come si farà? Irritante nell’atteggiamento, bene solo l’assist a Felipe Anderson.

ZACCAGNI 6 – Come al solito fa ammattire l’avversario di turno (Darmian), come al solito prende il giallo per primo, è la follia del campionato. Poi non ha gli spunti che ci aspetteremmo da uno come lui a ridosso della porta, ma anche questa è ormai consuetudine. Spero di vederlo incisivo in questo rush finale.

IMMOBILE 5,5 – Primo tempo discreto: pressa tanto e chiama Onana all’intervento. Poi cala inevitabilmente col passare dei minuti e viene richiamato in panchina. Col Sassuolo deve provare a scrollarsi di dosso tutte le paure, perché senza i suoi gol non siamo in grado di competere per le primissime posizioni. O meglio, lo siamo stati fino adesso grazie al miracolo di Sarri, ma ora abbiamo bisogno più che mai del nostro capitano.

FELIPE ANDERSON 6,5 – Il solito fenomeno di quando affronta l’Inter. Segna sempre ai nerazzurri, è sempre tra i migliori in campo, e forse gioca anche per dare una delusione ad un allenatore che non lo ha mai capito. Pressa a tutto campo e corre come un dannato dietro agli avversari.

PELLEGRINI NG

PEDRO 4,5 – Pessimo ingresso in campo, tanti errori in frangenti in cui da uno come lui ti aspetteresti intelligenza. E il pallone perso da cui nasce il secondo gol nerazzurro. Non so se rimarrà con noi, ed è vero che la Champions per uno come lui è routine. Ma per noi è determinante, quindi deve sacrificarsi anche lui come se non la avesse mai giocata (e vinta).

SARRI 6 – Per me sarà sempre sufficiente. 20 punti persi da situazione di vantaggio sono tanti, ma è così da anni: alla prima difficoltà questa squadra si scioglie come neve al sole e fatica a reagire, si tratta del carattere degli interpreti. Ha ragione a dire che le altre sono superiori: da noi entra (e fuoriruolo) una vecchia riserva dell’Inter (Vecino), da loro possono cambiare la partita Gosens, de Vrij, Calhanoglu, Dumfries e Lautaro. Detto questo, è bene che le prossime sei gare siano giocate come delle finali, almeno in termini di atteggiamento in campo. Quest’oggi eravamo meno decisi dei rivali, e questo non può succedere.