La Lazio batte la Samp 1-0 sul finale grazie alla rete di Luis Alberto. Ecco le pagelle del nostro direttore, Guido De Angelis.
PROVEDEL 6,5 – Si riprende la porta dopo aver riposato contro il Cluj. Nel primo tempo non deve compiere parate, si sdraia e spera sul tiro a botta sicura di Cuisance. Ripresa di pura sofferenza, si fa trovare pronto a parate di ottima fattura ed è sempre presente in uscita.
LAZZARI 5 – Torna titolare in campionato dopo diverse panchine consecutive. Raddoppiato sistematicamente, ogni volta in cui arriva sul fondo fa tanta confusione e sbaglia sempre l’ultima scelta. Nella ripresa ci ha aiutato poco.
DALL’85’ HYSAJ NG – Entra nel finale e aiuta a difendere, gestendo al meglio la sfera.
PATRIC 5,5 – Tanti duelli con Lammers e Gabbiadini, nella prima frazione li perde quasi tutti. Dai tempi sbagliati di una sua uscita nasce l’occasione clamorosa della Samp nel primo tempo. Nella ripresa barcolla ma non cade.
CASALE 6 – Reduce dalla prestazione in chiaroscuro in Conference League, senza Romagnoli ha il compito di guidare la retroguardia. Tanti buoni anticipi, Lammers gli va via solo una volta nei primi 45’ e la Samp ha un’occasione gigantesca. Nella ripresa si fa saltare con troppa facilità da Lammers in due circostanze, e spende giustamente il giallo (intelligente) che gli costerà la trasferta di Napoli.
MARUSIC 5 – Sempre pressato dai ritmi feroci degli avversari, non scende quasi mai, e quando scende mette al centro cross ampiamente prevedibili. Alla mezz’ora salva in scivolata disperata su Cuisance, è un intervento provvidenziale che gli vale mezzo voto in più un una partita piena di errori, assurdo quello che a metà ripresa manda in porta la Samp. Anche nel finale commette tante sbavature: tenta il dribbling in uscita e favorisce l’ennesima incursione degli ospiti. Non una buona gara, si divora il gol del vantaggio su pregevole assist di Milinkovic.
MILINKOVIC 5,5 – Scende in campo nel giorno del suo compleanno contro una delle squadre che lo esaltano di più. Il centrocampo è lento, lui sbaglia qualche giocata che solitamente gli riesce. Ma è sempre il primo a difendere. Ripresa dispendiosa, mette in porta Marusic, che spreca, come aveva fatto Immobile su un suo colpo di testa da corner nei primi 45’. Vince meno duelli del solito contro una squadra molto fisica. Cala fisicamente e chiede il cambio quando proprio non ce la fa più. Veniva da 5 giorni di virus gastrointestinale, e come ha detto Sarri non avrebbe neanche dovuto giocare.
DALL’85’ BASIC NG – Entra per cinque minuti più recupero e riesce a sbagliare quasi tutto.
CATALDI 5,5 – Si riprende la cabina di regia dopo il turno di riposo osservato in Coppa. Qualche errore di troppo, va a vuoto con troppa facilità ed è costretto a rincorrere. Piccolo passo indietro, in un’ora di gioco che comunque disputa con buona personalità.
DAL 57’ VECINO 6 – Ci dà fisicità e ha un discreto impatto. Non sempre reattivo sulle seconde palle, ma è comunque positivo. Premiata la scelta di Sarri di inserirlo al posto di Cataldi.
LUIS ALBERTO 7 – La media tra un gol delizioso e una partita da grave insufficienza. Promosso dal primo minuto, fa 75 minuti a bassa intensità, con tanti errori nei passaggi lunghi, negli appoggi, nell’ultima scelta. Difende poco e male, è a tratti irritante. Poi al minuto 80 dimostra di essere tra i più forti tecnicamente dei 22 in campo e la mette all’incrocio. Per tre punti pesantissimi.
PEDRO 6,5 – La nuova mascherina gli consente di bruciare le tappe e rientrare dal 1’ ad una settimana di distanza dall’infortunio al naso. Nei primi 55’ minuti è il migliore dei nostri: scatti brucianti, palla sempre incollata al piede, finte di corpo, conclusioni. Viene fermato dal palo, avrebbe meritato la rete. Disputa una prima frazione incoraggiante, poi Sarri butta dentro Zaccagni.
DAL 57’ ZACCAGNI 6 – Entra bene in partita, chiamando Marusic alla sovrapposizione e duettando con Luis Alberto. Non ha occasioni importanti, ma quando ha la sfera tra i piedi la sensazione è che possa sempre accendersi. Veniva da qualche giorno di febbre altissima, speriamo possa ritrovare al più presto la forma migliore.
IMMOBILE 5 – Chiamato come sempre agli straordinari, dopo i 95’ in Europa deve giocare anche oggi dal primo minuto, la squadra ha un’occasione troppo ghiotta. Ha tre occasioni gigantesche, che purtroppo si divora: nel primo tempo si calcia sul braccio la sfera sugli sviluppi di un corner, poi spara in Curva la respinta sul palo di Pedro, infine non trova la porta neanche sull’assist di Marusic. Sempre enormemente generoso, nella ripresa arretra più volte tornandosi a prendere la sfera per poi far ripartire l’azione. Serata storta, si riprenderà presto.
FELIPE ANDERSON 7 – Stacanovista assoluto, disputa l’ennesima gara di sacrificio aiutandoci clamorosamente in fase difensiva. Crea spesso la superiorità numerica, salta l’uomo e aziona Lazzari con giocate d’alta scuola. Nella difesa ci fa salire nelle fasi di difficoltà, e da un suo cross nasce l’errore di Nuytinck che spiana la strada al vantaggio. Sempre a disposizione dei compagni.
MAURIZIO SARRI 7 – Ne cambia sei rispetto alla Romania, ritrovando Patric, Cataldi e Pedro. Ha il merito di tenere in campo un Luis Alberto irritante e di indovinare i cambi. Centra tre punti vitali ma perde Casale, a Napoli si preannuncia una gara quasi proibitiva. Abbiamo davanti un mese infuocato, con trasferte a Napoli e Bologna, big match con Roma e Juventus, gara europee da dentro o fuori. Dovrà fare il possibile con gli uomini (pochi) che ha. Per adesso sta facendo un lavoro egregio.