Lazio, Sarri: “Champions? Bisogna avere obiettivi credibili, sulle parole di Luis Alberto…”

Alla vigilia di Lazio-Atalanta, gara numero 22 di Serie A Tim , il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri, ha presentato la sfida dell’Olimpico in conferenza stampa.

-Sulla gara di domani

“Sarà una partita tosta, fatta da una squadra che si deve rendere conto dell’importanza del momento e della gara. L’applicazione ora la diamo con continuità, poi in certe partite ci assentiamo per qualche minuto. La squadra sta pensando bene, si allena bene e sta bene in campo, deve togliersi di dosso questi spezzoni di partita. Diventano sempre più brevi, ma dobbiamo levarceli di dosso”. 

 

-Sulla situazione della Lazio

“Questa è una squadra che dal punto di vista dell’evoluzione ti lascia soddisfatto. Vedo atteggiamento, dedizione, professionalità e applicazione diversi rispetto all’anno scorso. Poi c’è un po’ di frustrazione perché sembra sempre vicina al salto di qualità definitivo e poi non arriva mai fuori. I margini ci sono, bisogna andare a cercarli a partire da domani. L’ha detto anche Guardiola, giocare contro l’Atalanta è  come andare dal dentista, è tosta da affrontare”.

-Sulle alternative

“Basic non ha giocato poco, il minutaggio dice che ha giocato. Marcos Antonio deve essere inserito in un centrocampo che permetta di tirare fuori le sue qualità, è un grande palleggiatore, ma ha caratteristiche che vanno supportate in maniera forte dal resto del centrocampo. I giovani stanno accumulando esperienze, non sono pronti per le partite determinanti, ma sono in evoluzione. Vedremo quando saranno pronti anche per le gare importantissime”. 

-Sull’Atalanta

“L’Atalanta se cala fisicamente è una squadra normale, se sta bene fisicamente è fortissima. Ha 6 attaccanti, in Europa sono poche squadre a potersi permettere un reparto così. Il loro modo di giocare è tremendo se sono in condizione, poi se hanno un calo possono diventare normali. Se prendiamo come riferimento l’andata siamo fuori strada. Loro hanno fatto una partita normalissima, noi una buona partita”. 

-Su Vecino regista

“A Verona era una partita particolare, ci hanno messo tante volte la palla lunga, bisognava prenderla di testa e andare sulla seconda palla. In questo contesto può fare quel ruolo, poi se ci sono partite in cui bisogna condurre noi il gioco e fare una gara pulita, allora ci sono altri che sono più adatti”.

-Sulla Champions League

“Allora, gli obiettivi devono essere credibili, non siamo tra le prime 4 per monte stipendi, per fatturato, quindi non ha nessuna responsabilità di questo tipo. Un conto sono gli obiettivi credibili, un conto sono i sogni, che poi possono anche meno credibili, ma essere lo stesso  attuabili. La squadra ha voglia e fame, vedo una grande applicazione giornaliera, poi non sempre lo dimostriamo perché abbiamo qualche limite. La squadra è molto applicata, lo vedo ogni giorno in allenamento. La squadra crede di poter far bene, poi quale sarà questo bene lo vedremo alla fine”. 

-Su Cataldi

“Ha preso un colpo, ieri ha fatto differenziato, oggi lo rimettiamo in gruppo. Vediamo se sarà disponibile”.

-Sul gioco offensivo della Lazio

“Abbiamo una problematica, andiamo poco alla conclusione per il modo in cui giochiamo. Tra i tiri fatti e i gol fatti la Lazio è prima per percentuali. Vuol dire che andiamo alla conclusone soltanto quando vediamo la possibilità della conclusione pericolosissima. Non tiriamo tanto dai 25-30 metri. Se il Verona gioca sempre la palla lunga, la riconquista arriva sempre lontana dalla porta avversaria. Diventa quindi complicato entrare in area con frequenza”. 

-Sulle condizioni di Immobile

“Non abbiamo mai avuto a disposizione l’Immobile migliore, perché ha sempre fatto 15 giorni di allenamento e 20 di stop. Così è difficile avere una condizione buona, senza trovare la continuità. Dipende dagli allenamenti e dalle partite che riuscirà a fare”.

-Su Lazzari?

“Col Verona era una partita sporca, c’era da ripulire tutte le partite sporche, questa non è la sua specialità. Si rischiava di mettere un giocatore che poteva andare in difficoltà in quel contesto. Ora stanno giocando due terzini in grandi condizioni fisiche e mentali. La stragrande maggioranza delle partite ha giocato Lazzari, ora gli altri due stanno dando tanto. Domani c’è da capire come l’Atalanta possa giocare, dipende anche da chi mette in quella zona di campo”.

-Sulle differenze tra Lazio e Atalanta

“Il gap c’è perché l’Atalanta per tre anni di fila ha fatto la Champions e ha incassato tra i 120 e i 150 milioni in più. In passato compravano giocatori da 6-7 milioni, poi hanno cominciato a comprare quelli da 20-25”. 

-Su Milinkovic-Savic

“Lo sto vedendo bene, molto applicato. Secondo me ha fatto una buona partita anche a Verona, per la prima volta ha fatto più verticalizzazioni che palle perse, un dato importantissimo. A voi piace più Milinkovic tacco e punta, a me invece piace più l’ultima versione. Lo vedo molto focalizzato anche sulla squadra, un bell’atteggiamento”.

-Sulla sfida di domani

“Un punto in classifica ora lo ritengo ininfluente, sono due squadre che finora si sono equivalse. Lo scontro diretto ci deve dare grandi motivazioni, è un rischio ma non possiamo vedere solo quello, dobbiamo vedere l’opportunità che c’è. Non sarebbe nulla di definitivo in nessun caso, ma è una bella opportunità”. 

-Sui secondi tempi

“Con la squadra se n’è parlato più volte, è arrivato anche il momento di smettere, sennò si rischia di innescare il meccanismo perverso. Non ne voglio più parlare, magari vediamo se c’è possibilità di fare un allenamento all’intervallo e di rientrare in modo diverso in campo…”.

-Sulle condizioni di Felipe Anderson

“Felipe è entrato con una buona gamba, avevo visto più stanchezza nella partita precedente. L’ho visto frizzante, aveva bisogno forse soltanto di fare 30 minuti e non 90”.

-Sui gol da calci piazzati

“Ne abbiamo fatti 3-4 sulle conseguenze. Di certo non sono contento delle palle ferme, sono abituato ad avere squadre che segnano tanto da calcio piazzato. Possiamo fare meglio di così, abbiamo centimetri, non tanto l’attacco della palla, ma ci sono calciatori che la fanno anche partire bene”. 

-Sulle parole di Luis Alberto

“Luis Alberto è un cazzone, si diverte ad andare controcorrente. Il 50% dei filmati che facciamo sono richiesti dai giocatori”.