Juventus-Lazio, le PAGELLE di Guido De Angelis

MAXIMIANO 4,5 – Una parata su Kostic che gli vale mezzo voto in più, poi la frittata. Due gare in stagione, in una (il Bologna in Coppa Italia) l’avversario non ha calciato in porta, nell’altra si è fatto cacciare dopo tre minuti, oggi sbaglia completamente l’uscita sul gol di Bremer. Non bello da vedere, ma cercheremo di sostenerlo, sarà il nostro portiere di Conference League. Ad oggi sono soldi spesi male, senza dubbio.

LAZZARI 5 – Pessima prestazione. Era al rientro dopo due panchine, non ha spazi ma quando arriva sul fondo crossa ogni volta letteralmente a caso, senza mai alzare la testa per guardare il posizionamento dei compagni in area di rigore. Brutta serata, dà la sensazione di mediocrità in entrambe le fasi. Speriamo si riscatti presto.

PATRIC 5,5 – Sta crescendo da difensore, non giocava titolare da un po’ e questa sera ha fatto anche cose buone, però si perde Bremer sul gol e non può meritare la sufficienza. Comunque reattivo e coinvolto. E’ il nostro primo cambio in difesa, lo sappiamo.

ROMAGNOLI 6+ – Tra i pochi a salvarsi, annulla Vlahovic, chiude in tackle e fa ripartire l’azione. Sempre concentrato, Rabiot gli scappa soltanto una volta, il suo colpo di testa è debole. Esce a 15’ dalla segnalazione del recupero per fare spazio a Casale. DAL 77’ CASALE NG

MARUSIC 5,5 – Non demerita ma si vede che non è brillante. Contiene Cuadrado non senza difficoltà, si segnala per un destro a fil di palo a metà ripresa. Senza infamia e senza lode. Ma non è stata la sua miglior serata.

VECINO 4,5 – Lentissimo, quasi statico, invisibile. Non si nota mai, stasera sembra faccia numero. Impalpabile, spero abbia voglia di essere presente ad alti livelli. Pesce fuor d’acqua.

CATALDI 5,5 – Ben posizionato col corpo, a volte sbaglia qualche pallone di troppo. Non può mai cercare la profondità, perché la Juventus è schiacciata in difesa. Qualcosa mi dice che le giocherà quasi tutte: Marcos Antonio non sembra pronto per quel ruolo.

MARCOS ANTONIO 5,5 – Entra per l’ultimo quarto di gara, con quel fisico non può giocare da play in un centrocampo con due mezzali con caratteristiche offensive. Le parole di Sarri sono una sentenza, in quel ruolo probabilmente serviva altro. Proviamo a sostenerlo, perché se lui e Basic non crescono non avremo praticamente cambi. Perde il solito brutto pallone, poi tenta un destro al volo, murato nel finale.

LUIS ALBERTO 5 – In questo tipo di partite non è mai decisivo. Si viene a prendere il pallone, ma resta sempre lì, manifestando la sua impotenza. Pessima la gestione dei calci piazzati.

BASIC NG – Mi stupisco perché accompagna la prima azione della sua gara e prova persino un tiro, respinto. Pensate quanto (non) è stato utile alla causa fino ad oggi.

MILINKOVIC 5,5 – Entra al 60’ e si mette a fare praticamente la prima punta, senza mai essere servito. Siamo una squadra spuntata, e da solo contro 5 centrali della Juventus non può nulla. Giusto tenerlo in panchina: le aveva giocate tutte. Speriamo recuperi presto la forma migliore.

ZACCAGNI 6 – Subisce una marea di falli, come al solito. Difficile giocare con raddoppio sistematico, compagni in avanti che non si muovono, e sistematici calcioni subiti (chiaramente al suo primo mezzo fallo, viene ammonito). Non riesce mai a saltare Cuadrado, né a trovare la conclusione. O meglio, nel primo tempo – dopo l’errore a centrocampo di Fagioli – avrebbe tutta la porta ma calcia malissimo, sprecando malamente quella che forse è l’unica chance della nostra partita.

IMMOBILE 5 – E’ ancora in condizioni che non permetterebbero di giocare una gara ufficiale, non certamente un quarto di finale a Torino con la Juventus. Ma lo sappiamo, deve mettere minuti nelle gambe per tornare in condizione. Resta negli spogliatoi all’intervallo, giustamente. Senza i suoi gol, sarà difficile vincere le partite.

PEDRO 4,5 – Entra nella ripresa al posto di Immobile, è in una di quelle serate in cui sembra a fine carriera. La Juventus può giocare di rimessa e sfondare non è facile, ma lo spagnolo non riesce mai a rendersi pericoloso.

FELIPE ANDERSON 5 – Una conclusione da fuori alla mezzora, va via soltanto una volta a Bremer, poi fa a sportellate con i centrali della Juventus contro i quali non può nulla. Evanescente sia da ala che da falso nove. Gioca sempre e sta attraversando un momento di scarsa brillantezza.

SARRI 5,5 – Fa rifiatare Provedel, Casale, Milinkovic e Pedro, affaticati. Schiera la miglior formazione possibile, che tuttavia è impotente davanti ad una Juventus compatta e non irresistibile. Come in campionato, non riusciamo mai a tirare in porta, e forse non avremmo fatto gol neppure se la gara fosse durata due giorni interi. La sensazione è che con l’organico a disposizione – giocando ogni tre giorni – si possa fare poco di più: giochiamo senza attaccanti, abbiamo un centrocampo costruito male, e alcuni giocatori che non sono funzionali. Basta che escano il portiere, un difensore e una mezzala per perdere solidità e qualità. Stasera siamo stati spenti e piatti. A Verona serve cambiare marcia.