Lazio-Bologna, Le PAGELLE di Guido De Angelis

Le Pagelle di Guido De Angelis per il match di Coppa Italia tra Lazio e Bologna:
MAXIMIANO 6 – Col Bologna aveva esordito in Italia ed era durato tre minuti prima di farsi espellere, proprio col Bologna torna titolare ben 5 mesi dopo. Non è mai impegnato, ma se la cava egregiamente nella gestione del pallone e si accartoccia in uscita su due calci d’angolo dei felsinei. Sono i maggiori pericoli di una serata tranquilla.

LAZZARI 6,5 – Rientra dalla squalifica rimediata con l’Empoli che lo aveva costretto a saltare il Sassuolo. Fa tutta la corsia con grande serenità, è sempre preciso su Orsolini ed è il solito moto perpetuo. DAL 67’ MARUSIC 6 – Impeccabile su Barrow, entra in campo con la consueta applicazione.

PATRIC 6,5 – Torna dal 1’ dopo due mesi, l’esplosione di Casale lo ha relegato in panchina e lo spagnolo aveva storto il naso. Disputa una partita quasi perfetta, senza alcuna sbavatura. Sarri lo ha trasformato difensore centrale, in estate per qualche giorno è stato l’unico centrale a disposizione. Se non prendiamo gol, ha discreti meriti. Sfrutta al meglio la chance, bravo!

ROMAGNOLI 6 – Normale amministrazione, non soffre mai Barrow e vince tutti i duelli. Esce a mezzora dalla fine per rifiatare. Dal 67’ CASALE 6 – Non sbaglia un anticipo sul malcapitato Zirkzee. Mezz’ora per prepararsi a un cliente molto più insidioso e decisamente più forte come Giroud.

HYSAJ 7,5 – Fa riposare Marusic, che con Sarri ha giocato 70 partite su 72. E’ duttile e reduce da un’ottima gara da terzino destro su Laurienté a Reggio Emilia, oggi gioca un’ora abbondante a sinistra e l’ultima mezz’ora a destra. Lo fa alla grandissima ed è il migliore in campo. Anticipi, diagonali, veemenza, pulizia in uscita, tanta spinta. Non solo vince tutti i contrasti, ma fa carambolare sempre il pallone sull’avversario conquistando ogni volta la rimessa laterale. Prestazione egregia che dà continuità a quella di Sassuolo. Sorprendente.

MILINKOVIC 6 – Discreta gara, senza infamia e senza lode per il Sergente. Sfiora il gol su assist di Zaccagni in avvio di ripresa, perde qualche pallone di troppo ed è ancora un po’ lento e macchinoso. Comunque prezioso in entrambe le fasi, va ad occupare l’area di rigore avversaria su ogni azione offensiva. DALL’80’ VECINO NG – Deve ancora trovare la miglior condizione.

CATALDI 6 – Ancora preferito a Marcos Antonio, quest’anno Danilo le sta giocando veramente tutte. Con Sarri ha trovato titolarità e continuità di rendimento. Oggi gioca in scioltezza, concedendosi qualche lusso di troppo e qualche errore di misura che deve cercare di evitare. Nel complesso una gara sufficiente. DAL 90’ MARCOS ANTONIO NG – Il più piccolino fa uscire la squadra col petto respingendo la sfera sul calcio di punizione finale del Bologna.

LUIS ALBERTO 7 – Elogiato da Sarri – che lo ha definito il migliore in allenamento da novembre ad oggi – e premiato ancora con una maglia dall’inizio. Si diverte con Zaccagni sulla fascia sinistra, si sacrifica in fase difensiva, gli manca soltanto il tiro: prova la conclusione in tre o quattro casi ma non riesce a prendere la porta. Non è un caso che Vecino entri per Milinkovic e non per lui: sta giocando con un bell’atteggiamento ed è in buonissime condizioni fisiche.

PEDRO 6,5 – Una partita ordinaria per uno come lui, condita dal gesto decisivo del match: come fece con Ibanez, strappa il pallone al giovane Sosa e serve Felipe Anderson per il più semplice dei tap-in. Esce a 15’ dal termine per Luka Romero. DALL’80’ LUKA ROMERO NG – Come al solito entra con tanta voglia, ha una sola mezza occasione ma preferisce servire Anderson e non calcia. Nelle gerarchie è avanti a Cancellieri, segno che questo ragazzo ha lavorato tanto.

FELIPE ANDERSON 7 – Costretto agli straordinari nel ruolo di prima punta, fa tutto bene anche questa volta: dialoga in modo elegante ed efficace con i compagni, arretra spesso per venirsi a prendere il pallone, gioca da regista offensivo. E – dettaglio non secondario – butta dentro il pallone da tre punti, regalando alla squadra la qualificazione ai quarti di finale. Il Pipe rivitalizzato da Sarri continua a piacermi molto.

ZACCAGNI 7,5 – Altra gigantesca performance per Mattia. Salta l’uomo, fa impazzire Cambiaso, attacca la profondità, va al tiro e serve cioccolatini ai compagni. I suoi piedi sono una calamita per la sfera: crea sempre pericoli, ripiega con costanza e ha imparato ad andare anche a sinistra, rendendosi così meno prevedibile per le retroguardie avversarie. Oggi gli manca solo il gol.

SARRI 7,5 – Giocando giovedì e poi martedì può permettersi di schierare la Lazio titolare, cambiando solo portiere, Casale e Marusic. Dà un segnale all’ambiente e alla squadra, fa vedere l’eclatante crescita dei singoli (Patric, Hysaj, Cataldi, Zaccagni) e conferma di avere ragione su Felipe Anderson “falso nove”. Ma la nota più lieta è l’identità della squadra, che palleggia in faccia all’avversario e non soffre mai l’attacco rivale. Tra le migliori prestazioni della fase difensiva, e altra porta inviolata.

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