Lazio, Lotito: “Io e Sinisa ci volevamo bene, un esempio come professionista e come uomo”

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha voluto ricordare Sinisa Mihajlovic all’uscita della camera ardente allestita in Campidoglio.

Di seguito le sue parole:

“Ho sempre avuto un rapporto di amicizia con la famiglia, con lui e quindi è una persona che deve rappresentare un esempio come professionista e soprattutto come uomo. Ha avuto coraggio e molta dignità nel portare avanti una malattia devastante, deve essere un esempio di forza. Non ha mai fatto trapelare nulla, non l’ho mai visto in una condizione di compassione ma sempre col sorriso. Questo dimostra che era un grande uomo».

La maglia è un ricordo speciale, ho messo quella col suo numero che usava con la Lazio. Ci incontravamo anche fuori, la moglie mi ha detto ‘vi volevate bene’ ed è vero. È sempre stato un uomo con la u maiuscola, ha avuto il coraggio di assumersi le sue responsabilità e non ha mai agito nel suo interesse personale e ha sempre avuto la Lazio nel cuore. Per me, che l’ho conosciuto prima che diventassi presidente, ho ancora quei ricordi. Ho detto alla moglie che ha scelto la foto giusta, era sempre col sorriso. Ha sempre tutelato il sistema calcio, con forza, orgoglio, determinazione e professionalità. È stato un grande marito, un grande padre perché ha tenuto sempre unita la famiglia. È un punto di riferimento per chi lavora in questo mondo.

Dobbiamo approfondire alcune tematiche perché ricorrono troppo spesso alcune malattie. Chi lo imputava allo stress agonistico, chi ad altre situazioni. Dobbiamo porci l’interrogativo del perché accadono queste cose che accadono anche nella vita ordinaria, certo, ma su dei fisici possenti, forti è più difficile che possa accadere. Mi auguro non ci sia nessun nesso di nessuna natura, ma dobbiamo porci interrogativi a 360° per andare ad approfondire alcuni tipi di malattie”.