Lazio, Sarri: “Non contesto nulla alla squadra, ecco come ripartire…”

Al termine della gara tra Feyenoord e Lazio, conclusa 1 a 0 a favore degli olandese, il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa. Tra gli argomenti più caldi naturalmente l’eliminazione dalla UEFA Europa League.

Di seguito le sue parole:

-Sula gara: “La Lazio ha fatto una partita tosta, costruito cinque palle gol nitide e concesso poco agli avversari. Ho visto una squadra bella, pronta a giocare a calcio e lottare. Non ho constatato l’atteggiamento degli ultimi minuti con la Salernitana. L’Europa League l’abbiamo compromessa con una partita, il resto rientra nel campo della normalità. Come ripartire? Non lo sa nessuno. Questa è una gara in cui non c’è da colpevolizzare i ragazzi, hanno fatto ciò che dovevano. Non vedo motivi di sconforto. Ho visto rabbia per certi atteggiamenti venuti in campo, sconforto no”.

-Sullo stadio: “Piovevano buste di piscio dalla tribuna dietro la panchina. Un po’ di fastidio ovvio che ci sia. Decisioni arbitrali? Non ne parliamo neanche. Un giocatore s’è permesso 7/8 falli da dietro, e alla fine sono stati ammoniti i nostri. Nell’azione di gol ci sono due falli, l’azione inizia davanti alla panchina mia e c’è un fallo su Cancellieri. Poi l’altro su Patric che è stato chiaramente spinto. Perlomeno l’arbitro poteva andare a rivederla”.

-Su Immobile: “Non ho assolutamente idea, è in mano ai dottori. Domani andrà a Formello e si avrà qualche idea in più. Se si sente l’assenza di Ciro? Si fa sentire sempre e comunque. In certi momenti o in certe partite, non averlo è pesante. Non avevo dubbi che in qualche situazione ci sarebbe mancato tantissimo”.

-Sul derby: “Domani facciamo allenamento quando rientriamo, sabato stiamo insieme tutto il giorno. Sia la mattina che il pomeriggio, due mini-allenamenti per preparare il derby”.

-Sulla Conference League: “Snobbare la Conference League è stupido, è sempre una competizione europea. Fra un po’ di turni vedremo se è bella, anche se non ho dubbi. La mia sensazione è che non siamo pronti per giocare due competizioni di alto livello. Per struttura e forza mentale”.

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