A circa 24 ore del match dell’Olimpico tra Lazio e Salernitana, il centrocampista biancoceleste Danilo Cataldi ha rilasciato un intervista esclusiva ai microfoni del club, presente nel consueto match program previsto per ogni gara del campionato.
Di seguito le sue parole:
-Arriva la Salernitana, una squadra diversa da quella affrontata lo scorso anno: che partita ti aspetti?
“E una squadra in fiducia, che ha mantenuto lo stesso allenatore inserendo giocatori importanti. Per questo mi aspetto una partita molto complicata”.
-C’è un aspetto o un singolo da temere in particolare della squadra di Nicola?
“Come collettivo danno il meglio di loro, è una squadra difficile da affrontare anche sui cross e seconde palle. Hanno due bravi esterni come Candreva e Mazzocchi che fanno la differenza, sarà difficile batterli”.
-Ti aspettavi di assimilare i concetti da play di Sarri in meno di un anno e mezzo?
“Il mister e lo staff mi aiutano ogni giorno a migliorare, c’è un confronto continuo sulle situazioni che capitano in ogni partita, che diventa quindi un’opportunità per crescere. Stiamo facendo un ottimo lavoro e vogliamo ancora fare meglio”.
-Hai preso ispirazione da qualche play delle sue squadre passate?
“All’inizio, quando ho saputo che sarebbe arrivato alla Lazio, ho studiato qualche partita delle sue squadre passate. Poi però mi sono accorto che il calcio è cambiato, è andato avanti, il suo Napoli ad esempio era differente dal calcio di oggi. Anni fa poche squadre uscivano dal basso, mentre adesso lo fanno praticamente tutte e c’è la moda dell’uomo contro uomo”.
-La tua ultima rete in Serie A risale a settembre 2021Â (Cagliari, ndr): senti di avere nelle corde qualche gol
in più?
“Sicuramente si, il gol un po’ manca. Un centrocampista che segna ha sicuramente un tassello in più nel suo repertorio. Anche se è una cosa importante però, non guardo tanto ai traguardi personali ma a fare bene e portare a casa i risultati per la squadra”.