Lotito a Leggo: Sarri, lo Stadio, gli obiettivi della Lazio, Immobile, le elezioni

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Leggo. Il patron biancoceleste ha toccato moltissimi temi, da Sarri e gli obiettivi della Lazio, passando per la politica e la candidatura in Molise:

 

SARRI FINO AL 2025 - ”Con lui ci siamo capiti subito, mi ha fatto subito un’ottima impressione. Gli ho affidato un progetto ad ampio raggio. Il potenziale si sta già vedendo in queste prime giornate”.

COME NASCE L’IDEA SARRI - ”Dopo l’addio di Inzaghi, inattesa, abbiamo scelto un tecnico con le ambizioni in linea con quelle del club. Non è un profilo di transizione, ma uno un grado di far partire un progetto nuovo, per puntare su giovani e miglioramento rosa. Ne ho valutati tanti, ma ho scelto Sarri per la sua idea di fare calcio”.

IL MERCATO - ”È stato uno dei mercati più dispendiosi, si è fatto un investimento per gettare le basi del rinnovamento del nostro parco giocatori. Ci sono figure che servivano nell’immediato, altre che servono a dare ricambio. Non ho preso figurine, ma gente che serviva veramente, trattenendo anche i migliori come Milinkovic-Savic”.

ROMAGNOLI - ”È quello che serviva, per capacità ed esperienza. Essere laziali è un plus che aiuta subito ad entrare in sintonia con l’ambiente”.

 

OBIETTIVI ATTUALI E FUTURI - ”Crescere, non possiamo permetterci passi indietro. Vincere un trofeo può dipendere da diversi fattori, ma bisogna arrivare a giocarsi tutto fino in fondo. Quando arrivai a Formello vi era rimasto poco, se non qualche giocatore importante del ciclo. Molti dei giocatori che ho comprato sono diventati giocatori importanti per la storia della Lazio. La nostra crescita è stata evidente”.
STADIO - ”Ci siamo mossi come sapete, andare a fare uno stadio non è una cosa semplice, tra procedure, condizioni mutevoli, infinite variabili che possono incidere sul risultato. Ora non serve fare annunci, però è cosa certa che la Lazio vuole lo stadio di proprietà”.

 

 COMPLIMENTI DA PARTE DI CRAGNOTTI“Fanno piacere le sue parole. Noi cerchiamo di conciliare i risultati sportivi con quelli economici”.
IMMOBILE - ”Non è celebrato come merita. Non vogliamo trattamenti di favore, ma che fosse guardata la realtà. Segna molti gol da anni, è sempre decisivo, ma finisce sui giornali per vicende che non rispecchiano le sue qualità umane. Ama il popolo biancoceleste e la società, che lo fa sentire importante”.

VOCI SU ALCUNI CAMBI DIRIGENZIALI - ”Bisogna guardare ai fatti e non alle indiscrezioni. Nella società sono in corso alcuni cambiamenti, come sapete ho affidato un ruolo per tutto il settore giovanile e la Primavera, oltre che Lazio Woman, a mio figlio Enrico, che porterà sicuramente energia giovane e grande attaccamento ai colori biancocelesti. È arrivato il Direttore Fabiani, persona di grande esperienza che gode della mia considerazione e stima personale. Ho apportato alcuni cambi nella comunicazione, per essere sempre più pronti e propositivi, visto che non abbiamo, a differenza di altri, trattamenti con i guanti bianchi”.

IL SOGNO DI LOTITO “Portare la Lazio ai vertici del Campionato italiano e d’Europa. È un sogno sportivo, professionale, personale”.

CANDIDATURA IN MOLISE – “Mi piacerebbe entrare in Senato e dare il mio contributo. Sarebbe la prima volta, ma l’esperienza di imprenditore conta. Non sarei, insomma, un Carneade come tanti altri che pensano si possano ricoprire questi ruoli senza alcuna competenza. Sto girando il Molise in campagna elettorale e scopro ogni giorno un’Italia piena di valori e dignità, che ha bisogno di essere ascoltata e di potersi esprimere. Incrocio le dita e intanto mi rimbocco le maniche”.

LA CAMPAGNA ELETTORALE – “È una campagna elettorale che mi sta entusiasmando oltre le aspettative. Ho trovato i molisani un popolo accogliente e generoso. Sono persone vere e io ho voluto comportarmi con la loro stessa semplicità che è poi il mio modo di essere anche se nel mio ruolo di imprenditore e presidente della Lazio non posso sempre esprimere: ho giocato a carte, a calcio balilla, che mi piace tantissimo, sono stato in tante discoteche e in diversi centri anziani. Quando mi hanno chiesto di ballare con loro, potevo rifiutare? (sorride, ndr)”.