Ivan Provedel, portiere della Lazio, ha parlato dal ritiro della Nazionale Azzurra da Coverciano, insieme a Guglielmo Vicario:
“Ci stiamo ambientando, sono molto contento e mi sto trovando molto bene. Non mi aspettavo la convocazione dopo la brutta sconfitta in Europa League. Mi ha aiutato a digerire meglio la sconfitta. Un’emozione bellissima. Io e Guglielmo (Vicario) siamo in stanza insieme. Ci conosciamo già . Ho notato tantissimo entusiasmo, hanno costruito qualcosa di importante. I ragazzi tra di loro stanno bene e la cosa ci aiuta ad ambientarciâ€.
Le CINQUE PRIME VOLTE DI PROVEDEL:
1. La prima volta che ho indossato i guanti da portiere?  “Fino a 15 anni ho fatto l’attaccante, poi ho cominciato in portaâ€.
2. Il primo poster appeso in camera? Non ho poster in camera, ma il mio idolo era Toldo. Rimasi folgorato da lui, mi ispirò a diventare quello che sono ora”.
3. La prima volta in vacanza con gli amici? “Appena presi la patente, a 18 anni, andammo con gli amici. Fu una cosa che facemmo “per sentirci grandiâ€.
4. Il primo concerto?  “Cesare Cremonini a Perugia. Mi piace tantissimo. 50 Special è la più bellaâ€.
5. La prima volta che ho esultato ad un gol della Nazionale? â€(Risponde Vicario) Sicuramente i momenti legati ai Mondiali del 2006â€.
“Ogni portiere ha le proprie caratteristiche, poi ci sono le esigenze dell’allenatore. Abbiamo alcuni concetti di base simili, poi Guglielmo ha delle doti, io altre. Se è cambiato il ruolo del portiere? Si, moltissimoâ€.
Vicario: “Immobile è l’attaccante più pericoloso che ho incontrato, ha una fame agonistica fuori dal normaleâ€.
Provedel: “Ora ho Ciro in squadra fortunatamente, anche a me ha segnato diversi gol. Uno molto bravo sotto porta è Raspadoriâ€.
Il più simpatico qui in ritiro? “Bonucci è uno che ha sempre la battuta prontaâ€.
Mio figlio? “Essere papà è un’emozione indescrivibile, solo se sei papà puoi capirla. Mi è cambiata la vita. Mio figlio ora sta crescendo, mi ha cambiato il modo di vedere le cose, il mondoâ€.
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