Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa dopo Lazio-Sassuolo 2-1.
“Noi stiamo costruendo, quando ci esprimiamo siamo su alti livelli, come prima del derby. Lavoriamo sui blackout che abbiamo ora più raramente, a inizio stagione più spesso. Nel derby abbiamo visto che non sono scomparsi. Quando abbiamo un periodo sì, a volte la squadra diventa più superficiale. Dal punto di vista tecnico e tattico mi sembra che siamo su alti livelli. Mercato? Il presidente mi dirà se le richieste per i big sono irrinunciabili, ma ora non possiamo pensarci perché altrimenti faremmo un finale scadente. Partita difficile, la abbiamo fatta bene, abbiamo la responsabilità di aver chiuso solo 1-0 al primo tempo, abbiamo fatto benino anche in difesa. Contento della reazione, ma questo mi lascia rammaricato. Dopo il derby mi sono vergognato, personalmente, non si può perdere così, senza scendere in campo. Mi sono vergognato nei confronti del popolo laziale nei confronti di cui mi sento responsabile, mi sono sentito avvilito vedendo le facce dei magazzinieri e dello staff che sono laziali fino al midollo. Tasti toccati in settimana? Se non hai rappresentato bene la tua gente in un derby, il riscatto deve essere non sportivo ma morale. Il tempo non è stato tanto, ho visto i calciatori dopo le nazionali 48 ore fa, in poco tempo abbiamo preparato la gara e abbiamo reagito, ho detto bravi ai ragazzi. La Lazio è un ambiente fatto da persone per bene, oggi siamo entrati in campo dopo il derby e il pubblico ci ha accolti alla grande. Felipe? Mi lascia sempre la sensazione che sto per incazzarmi. La sensazione è che possa fare ancora di più, le qualità sono di livello assoluto; sta cercando di limare questi momenti di vuoto che ogni tanto ha. Se ci riesce, il passo sarebbe grosso per lui ma anche per noi. Partita europea? Squadre che si sono affrontate per fare gol, oggi ho visto una gara di alto livello, ma io non ritengo che il problema del calcio italiano sia tecnico-tattico; credo sia un problema di politica sportiva, non abbiamo fatto centri sportivi nuovi, stadi nuovi, terreni all’altezza. Gli altri lo hanno fatto. Noi non abbiamo aumentato le entrate, gli altri movimenti sì. Dall’estero arrivano 300 giocatori medi e non più 100 forti, il campionato è meno appetibile e la qualità ne risente. Ho allenato anche all’estero e penso che gli allenatori italiani non abbiano niente da invidiare a quelli stranieri. Lazzari? Mi ha fatto piacere la sua prestazione difensiva, è stato un quarto vero e sono contento perché lui aveva dei dubbi. Patric calciatore molto tecnico e veloce, sottovalutato, di estrazione non è un difensore e quindi sta facendo un percorso, ma se penso alle ultime 7/8 gare di Patric non vedo più grandi errori, ne ha fatti di grossolani a inizio stagione ma ora non più”.