Sarri: “Incazzatissimo per il derby, ora 8 gare per il riscatto: il futuro è il Sassuolo! Italia? Quando parlo dei problemi del nostro calcio dicono che mi lamento…”

 

logo-sfondo-articoli

Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Sassuolo. Ecco le parole rilasciate dalla sala stampa del centro sportivo di Formello.

Come ha trovato i ragazzi al rientro dagli impegni internazionali?
“Con noi i ragazzi hanno fatto un allenamento solo, non potevo trovarli brillantissimi perché il derby ci ha lasciato delle scorie e questo è inevitabile. Cerchiamo di trasformare queste scorie in energia positiva perché domani ce ne sarà bisogno contro una delle squadre secondo me più forti d’Italia”

Che finale di stagione si aspetta da Zaccagni?
“Mi aspetto un finale di stagione buono da tutti, anzi lo pretenderei. Il derby è una partita da riscattare e possiamo farlo solo facendo un finale di alto livello. Al di là della posizione in classifica, dal punto di vista caratteriale vorrei vedere otto partite di alto livello”

Si è confrontato con Lotito sul futuro?
“Lotito l’ho visto solamente ieri e l’obiettivo di ieri avendo per la prima volta tutti i giocatori a disposizione era parlare con loro. Il derby è stato inspiegabile, non tanto per il risultato quanto per l’atteggiamento. Abbiamo avuto la chiara sensazione dopo un minuto che la partita fosse finita. Si può anche perdere ma con un altro tipo di atteggiamento. Sono incazzatissimo con i giocatori per questo motivo ma anche con me stesso, perché il giorno prima avevo avuto la sensazione che la carica emotiva della squadra non fosse quella giusta. Ho cercato di intervenire ma probabilmente non l’ho fatto nella maniera giusta. Orgoglio e reazione, senza pensare a tante altre storie in questo momento. Il mio futuro è solo la partita di domani col Sassuolo”

Avete paura che la squadra possa crollare, visti anche i tanti giocatori a scadenza di contratto?
“Voglio sperare di avere a disposizione dei professionisti di alto livello. Un professionista di alto livello sa che non esistono partite che non contano niente. Ogni partita può avere dei risvolti positivi o negativi”

Come ha trovato Immobile dopo la nazionale?
“Ci ho parlato subito e gli ho detto quello che penso. Lui sta diventando il capro espiatorio di una situazione. Non se la deve prendere più di tanto. Sa benissimo cosa può esserci dietro. Ora si deve concentrare sulla Lazio. Io fossi in lui saprei benissimo cosa fare, ma ora lui deciderà con tutta la calma del mondo. Quando rientra in questo ambiente lo vedo subito abbastanza partecipativo e attivo, quindi sono molto fiducioso su di lui”

Per quale motivo ci sono questi cali frequenti?
“Non credo sia un aspetto tattico, il motivo è difficile da scovare perché se uno di noi all’interno della società fosse stato in grado di scoprirlo saremmo andati a intervenire. Ultimamente la squadra non dava più segnali di questo tipo a differenza dell’inizio della stagione, purtroppo ci siamo ricaduti nella domenica meno opportuna. Dovremo lavorare su questo, la causa sicuramente non può essere una e solo una”.

Sull’eliminazione dell’Italia dal Mondiale
“Rimango sempre della mia idea. Le Nazionali non rappresentano più un movimento. Se lo rappresentassero in questo momento l’Inghilterra sarebbe campione del mondo e campione d’Europa ma non è così. In Italia abbiamo il 70% di giocatori stranieri e in Inghilterra il 73%. Ho sentito parlare di massimi sistemi e sparare cazzate mostruose in questa settimana. In realtà si sta parlando di tornei, dove in una partita in cui fai 35 tiri in porta, ne subisci 2 la perdi e vai fuori. Poi che il nostro calcio italiano abbia dei problemi mi sembra evidente, ma nessuno parla di quelli più seri. Se ti metti davanti alla televisione e vedi la Bundesliga o la Premier League e poi cambi canale e vedi uno stadio italiano dici “dove cazzo siamo?”. Sembriamo 30, 40 o 50 anni indietro rispetto agli altri. Nessuno parla mai di strutture. Quando io parlo della qualità dei terreni di gioco passo per uno che si lamenta. Mandare una squadra a giocare su un terreno non buono è come mandare un chirurgo a operare con un bisturi arrugginito. Questa mancata cura dei dettagli e dei particolari l’abbiamo pagata. Poniamoci delle domande su questo”

Come sta Basic? È in una fase di involuzione?
“Involuto non direi. C’aspettavamo una crescita più veloce, ma che lui sarà un giocatore importante per la Lazio del futuro non ho dubbi”

Su Marusic e Lazzari
“Marusic ieri ha fatto tutto l’allenamento, ha accusato un vecchio problemino che ogni tanto riaffiora ma non dovrebbe essere preoccupante. Lazzari sta crescendo dopo un lungo stop”.