Nel giorno dell’Epifania si giocheranno Milan-Roma e Lazio-Empoli, con le romane in campo in una giornata atipica che vedrà almeno 4 gare della ventesima giornata di Serie A rinviate causa Covid. Alla vigilia della gara di San Siro, l’allenatore della Roma José Mourinho ha parlato in conferenza stampa. Ecco la risposta del portoghese a chi gli domandava se ci fossero squadre che non potrebbe allenare.
Lei , mister, sta segnando la storia della Roma, al di là di eventuali trofei: c’è una Roma prima di lei e c’è la sua. Ci sono club dove non potrebbe andare ad allenare perché rivali della Roma?
Sei simpatico quando dici che c’è una Roma prima e una dopo di me. Non la vedo così, perché la storia è fatta di trofei, la vedo così. Si può fare un grande lavoro senza coppe vinte, questo sì, siamo d’accordo: ci sono tanti allenatori che fanno un lavoro fantastico senza aver vinto. Capita. In questo senso dico che sto facendo un grande lavoro qui, ma per marcare la storia bisogna vincere trofei, che in questo momento non abbiamo, e sinceramente ancora siamo lontani da questo. Qui non abbiamo vinto coppe. Allenare altri club? Beh. Siamo professionisti, dire di non poter allenare altri club è dura per me, ed è un rischio, ma ci sono dei club per i quali puoi dire no, e non lo dici per mancanza di rispetto, ma per il tipo di storia tra il club che hai allenato prima e quello che arriva a bussare. Per dire, dopo il 2010 con l’Inter (l’anno del Triplete, ndr) il primo club italiano che ha parlato con me non è stata la Roma. La Roma si poteva accettare, l’altro no. Non è una mancanza di rispetto, ma per esempio non posso mai allenare la Lazio. Non è una mancanza di rispetto, è un club della stessa città , con cui ho un rapporto positivo. Sicuramente loro pensano lo stesso di me, però sono cose nell’aspetto professionale, mai nella mancanza di rispetto. Per esempio non ho mai avuto un problema col Milan, magari (ride). E’una battuta. Puoi partire sempre dal rispetto, ma ci sono dei club che non puoi allenare.