«Mi aspettavo di vedere Noslin centravanti almeno al sessantesimo del secondo tempo. Pedro sta facendo molta fatica perché è entrato nell’ordine di idee per cui per lui è l’ultimo anno e fa fatica sotto tutti i punti di vista. L’anno scorso all’inizio fece uguale e anche nei comportamenti e nell’intensità degli allenamenti si portava avanti questa idea. Baroni ha fatto qualcosa di particolare con Pedro, dandogli fiducia dicendo che sperava di vedere Pedro per altre 2 o 3 stagioni e quello gli ha fatto scattare qualcosa. Anche il modulo ad oggi influisce. Ci sono una serie di fattori e ad oggi è difficile, è come se si fosse un po’ spento». Queste le parole del giornalista de “La Repubblica” Giulio Cardone in diretta nella trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di RadioseiLazio.
L’opinionista ha poi proseguito: «Pensavamo che utilizzandolo da trequartista potevamo vederlo da titolare. In qualsiasi posizione gioca dobbiamo usarlo part-time. L’anno scorso ha fatto 14 gol, un anno incredibile, è stato capocannoniere con il Taty Castellanos. Quel lavoro psicologico di Baroni su Pedro mi ha colpito molto, ti fa capire quanto è cambiato ad oggi il lavoro dell’allenatore. Sarri ha un ottimo rapporto con Pedro, quando aveva bisogno di una scossa a Pisa, ha messo subito lui. L’autocritica che ha fatto Pedro dopo la partita ti fa capire che gigante sia, ovvero che non è riuscito a fare al 100% quello che gli ha chiesto il mister. Per la partita di domenica invece stiamo aspettando la risonanza di Romagnoli. Cancellieri torna a dicembre».