“Vittoria preziosissima, ti concede di lasciarti alle spalle quattro squadre e di raggiungere l’ottavo posto. Isaksen ieri si è fatto perdonare con un grandissimo gol. Sarri vista l’emergenza centravanti aveva chiesto i gol degli esterni, la risposta c’è stata. La Lazio ieri ha saputo leggere i momenti della partita: questa è la cosa che mi è piaciuto di più. Ora c’è la grande prova di Milano contro l’Inter. Bisognerà capire anche la situazione di Romagnoli, importante averlo a San Siro”. Queste le parole del giornalista de “La Repubblica” Giulio Cardone in diretta nella trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di RadioseiLazio.
L’opinionista ha poi proseguito: “Zaccagni ha fatto una grandissima partita, soprattutto nel primo tempo. Loro hanno avuto qualche occasione all’inizio, soprattutto con Folorunsho. Niente di paragonabile però alle due occasioni clamorose della Lazio. Basic ha tirato come se il pallone fosse rasoterra, in realtà nel cross la palla leggermente si alza. Li abbiamo rivisto i fantasmi di Pisa. Quando questa squadra non riesce a sbloccare la partita nel primo tempo inevitabilmente rischia, perché giocano sempre gli stessi e la condizione fisica cala”.
In conclusione: “Dia la scorsa stagione ha fatto bene perché Castellanos lottava per lui. Dovendo sostenere il peso dell’attacco da solo fatica, non riesce a giocare spalle alla porta. La sua dote migliore è inserirsi negli spazi, non può giocare alla Castellanos. Sinceramente non capisco perché Sarri si stia intestardendo a non mettere Noslin in quella posizione. L’olandese sta bene, è vivace. Io credo che il mister lo consideri un po’ troppo anarchico e abbia paura possa rovinare l’ordine tattico. Romagnoli? Sarri è convinto di averlo sostituito in maniera precauzionale. Io però questo ottimismo non ce l’ho, sicuramente è in dubbio per Milano”.