Lazio-Cagliari 2-0, le pagelle: male Basic e Dia, tiene Gila. Decisive le ali

Al termine di Lazio-Cagliari 2-0 arrivano, come di consueto, le pagelle del nostro direttore, Guido De Angelis.

PROVEDEL 6 – Serata inoperosa e quarta gara di seguito senza prendere gol. Sono 6 su 10 turni, come nessuno in Serie A. La mano è di Sarri, Ivan stasera deve soltanto accartocciarsi a terra sui rasoterra di Folorunsho e Adopo.

LAZZARI 6 – Un’altra ottima performance difensiva, fatta di duelli vinti con Palestra e Felici e di buona solidità. In avanti mette al centro uno o due cross discreti, ma le cose migliori le fa dietro. Un’unica distrazione su Folorunsho in una serata sufficiente.

Dal 73’ LUCA PELLEGRINI 6 – Ha pochissimi palloni giocabili ma per due volte accompagna sul fondo con grande serenità Luvumbo. In questa linea difensiva sembra che chiunque entri faccia ottime cose.

GILA 6,5 – Solido e attento in marcatura, si incolla a Borrelli e non lo fa respirare, pur venendo infastidito dal centravanti molisano, molto spigoloso. Commette qualche fallo di troppo nel primo tempo, non va mai in sofferenza nella ripresa.

ROMAGNOLI 6 – Primo tempo di ordinaria amministrazione su uno spento Esposito. Sente indurirsi l’adduttore e chiede precauzionalmente il cambio all’intervallo, restando negli spogliatoi. Speriamo bene.

Dal 46’ PROVSTGAARD 6 – Calma olimpica, sicurezza assoluta nei duelli aerei. Secondo tempo senza patemi per il giovane danesino.

MARUSIC 6 – Parte a sinistra, chiude a destra, disputando una gara ordinata con qualche folata offensiva (comunque sempre piuttosto sporadica). Se la cava senza infamia e senza lode.

BASIC 5 – Netto passo indietro, cestina un gol clamoroso su assist di Zaccagni spedendo alto a tu per tu con Caprile al minuto 28, poi si incarica dei corner e dei calci di punizione ma non riesce mai ad alzare la sfera. Non mi è piaciuto.

Dal 62’ VECINO 6 – Minuti nelle gambe: una ventina nel primo spezzone, una mezz’ora nel secondo, quasi un tempo oggi. Lontanissimo dalla migliore condizione, ci darà comunque una mano.

CATALDI 6 – Meno brillante delle altre volte, ma sempre pulito a centrocampo. Due o tre volte va a vuoto, ma le uniche riconquiste alte sono le sue. Sta correndo tantissimo ed è inevitabile che non sia al massimo, ma sta supplendo all’assenza prolungata di Rovella senza far sentire la sua mancanza.

GUENDOUZI 5,5 – Altra performance incolore, con errori in appoggio persino banali e una sensazione di un mediano svagato e privo di smalto. Mezzo voto in più perché nel finale si sdraia per murare il destro al volo a botta sicura di Felici dal limite dell’area, mettendoci letteralmente la testa. Ma è l’ombra del francese che conoscevamo.

ISAKSEN 7 – Ben contenuto da Palestra per tutta la partita, le uniche accelerazioni del match sono comunque le sue. Ed il gol che sblocca la partita è di pregevole fattura: saltato Palestra, aggirato Luperto, mancino imprendibile e vantaggio meritato. E pensare che se fosse stato più freddo a Pisa, avremmo potuto avere due punti in più…

Dall’84’ NOSLIN SV – Qualche minuto da centravanti atipico, tocca pochi palloni e non è giudicabile.

DIA 4 – Il nostro baricentro è basso e lui è poco servito, avendo tutte le attenuanti del caso. Ma non tiene una palla e non riesce a farci salire. Di conclusioni nemmeno l’ombra, a volte dà la sensazione di essere persino svogliato. Saggiamente, in conferenza stampa Sarri ne esalta la generosità nei ripiegamenti. Ma il senegalese in queste ultime 6 gare da titolare non ci ha mai aiutato.

Dall’84 PEDRO SV – Qualche pressione forte nel finale di gara e poco più, ha troppo poco tempo per poter incidere.

ZACCAGNI 7 – Fa ammonire due calciatori col solito controllo orientato, il signor Sacchi non gli fischia una punizione che sia una ma il nostro numero 10 non demorde. Si accende a intermittenza, ma la giocata del primo tempo è sua: accelerazione a superare Zappa e pallone all’indietro per Basic, che si divora l’1-0. Un minuto dopo è il capitano a cestinare col destro la chance del vantaggio. Nella ripresa ci fa salire e nel finale confeziona una perla all’incrocio sfruttando un errore in retropassaggio di Prati.

SARRI 7 – Non siamo appariscenti né belli da vedere, ma tremendamente focalizzati e concentrati a non prendere gol e accenderci al momento giusto. Questa Lazio operaia perfettamente calata nella parte è una conquista tutta del Comandante, che ha blindato la nostra porta e reso Provedel il portiere con più porte imbattute d’Europa dopo quello dell’Arsenal. In emergenza e sempre facendo a meno di 7-8 calciatori, collezioniamo 12 punti in 6 partite. Niente male.

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Pensieri e parole di
Guido De Angelis

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