Correva l’anno 1983/1984. La Lazio scende in campo a Pisa con l’obbligo di ottenere almeno un pareggio per rimanere in Serie A. La partita termina 2-2 con la doppietta di Giordano, con una rete su rigore che ci permette di festeggiare e rimanere nel calcio che conta. A fine partita Chinaglia, in lacrime, manda baci alla sua curva.
La gara che, come detto, era stata aperta dalla rete di Giordano che svettando sulla grande punizione calciata da D’Amico insacca il pallone. Un gol prezioso che inizialmente illude tutti. Ma il secondo tempo parte subito male, con un gol molto dubbio di Berggreen, forse di braccio, che viene assegnato e che causò molte proteste. Fondamentale poi il salvataggio di Batista che toglie dalla riga di porta una conclusione a botta sicura. Momento chiave del match, che portò poco dopo alla rete di Giordano su rigore dopo una grande giocata di Manfredonia. Partita che si conclude 2-2 con lo spavento finale della rete di Mariani, ma ormai è troppo tardi.
Lazio che riesce a salvarsi con il presidente che annuncia: “Non soffriremo mai più così”. Queste le parole sotto la curva di Chinaglia. Un momento che resterà sempre impresso nella mente dei laziali con anche Batista sotto il settore ospiti, giocatore rimasto nella storia dopo quel salvataggio miracoloso che cambiò in maniera netta la partita. L’immagine del presidente che si commuove sotto la curva con Batista e la squadra fa capire a pieno il legame che c’era con la tifoseria in un momento difficilissimo. Anche se negli anni successivi non ci fu una risalita immediata da parte della Lazio, a livello psicologico rappresenta un salto importante per la sua storia in quel momento.
