“Se devo ricordare una stagione, ci tengo a ricordare la stagione 2019/2020 fino a quando è arrivato il Covid. Siamo stati in grado di lottare per lo scudetto.” Queste le parole del trequartista spagnolo che è tornato a parlare di Lazio, società che gli è rimasta nel cuore: “Otto anni non si dimenticano facilmente”. Giocatore fondamentale per la Lazio di Inzaghi prima, e Sarri poi. Una qualità tecnica d’altri tempi, che inizia la sua avventura alla Lazio non bene trovando poco spazio. Dopo una prima stagione senza troppi spunti, dal campionato successivo (quello 2017-2018) il mago inizia a incantare. Il primo squillo in Supercoppa italiana quando mister Inzaghi, definito da lui come un padre, decide di schierarlo titolare nella finale vinta per 3-2 contro la Juventus con il gol di Murgia nel finale. Da lì diventò un titolare inamovibile che incantò il popolo biancoceleste a suon di giocate e di tecnica, diventando per tutti il mago. Nelle sue parole ci tiene particolarmente a ricordare il suo miglior anno, ovvero l’anno del covid, dove concluse la stagione con ben 6 gol e 15 assist, record per lui. Fosse per il mago, non avrebbe mai lasciato la società Lazio, se non fosse per problemi reiterati con il presidente Lotito, che ha portato più volte specialmente in estate dei problemi, a causa di promesse non mantenute che alla fine portarono alla separazione. Nonostante ciò l’amore per la Lazio è più grande di qualsiasi cosa e ogni volta che torna a parlare L’ex numero 10 biancoceleste, non fa che parlare di quanto si sia affezionato al popolo bianco celeste e alla Lazio.