“Ci sono distanze per causa del mercato bloccato. È un trauma che Sarri fa fatica a recuperare. È ricominciato il solito balletto tra società e allenatore a cui spesso abbiamo assistito anche tra tare e sarri qualche anno fa. Sarri voleva rinforzi e Tare diceva di valorizzare la squadra. Ci sono distanze, stanno parlando spesso comunque Fabiani e Sarri e il rapporto è diverso rispetto a Sarri-Tare. La società aspetta i nomi di Sarri sulle uscite per gennaio. E’ un momento importante, il mercato non è vicinissimo ma nemmeno lontano. Certe operazioni poi le detta il mercato, quello che ha in testa l’allenatore non sai se si farà effettivamente perché infine le condizioni le detta il mercato. Se si vuole vendere ad esempio Mandas ma arrivano 35 milioni per Guendouzi bisogna adattarsi”. Queste le parole del giornalista de “La Repubblica” Giulio Cardone in diretta nella trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di RadioseiLazio.
L’opinionista ha poi proseguito: “La società fa il proprio interesse e dice visto ciò che è successo con Provedel, Cancellieri e Basic, cerca di vedere dentro la rosa se qualcuno si può ottimizzare. Se il mercato è a saldo zero, compri per quanto vendi. Il margine di indebitamento non c’è. Se rinnovi un trentottenne, un trentaquattrenne e prendi Insigne che ha anche lui 34 anni, un po’ si fa fatica. E’ un bel giocatore comunque. Si parla anche di Ilic del Torino, che Baroni non vede tanto per motivi disciplinari. Dele-Bashiru difficile che rientri in lista, anche Gigot può essere venduto, ma deve farsi vedere, si sta curando in Francia, prima o poi dovrà tornare a disposizione. Ilic e Insigne sono quindi possibili colpi, peccato per Simic, che è andato in Arabia. La mia preoccupazione è che il migliore con cui puoi fare plusvalenza è Taty Castellanos”.