«C’è un discorso da fare sulla Lazio, Con assenze importanti e gente mandata in campo con uno o due allenamenti, se una squadra di metà classifica va a fare questa partita, finisce allo stesso modo. C’è una squadra, l’allenatore e la tifoseria che sta dando il massimo, mentre la società dà il minimo, nascondendo i fatti. Non convincono neanche Sarri. La Lazio è passata dal tredicesimo al dodicesimo posto». Queste le parole di Stefano Mattei, nel corso della mattinata di “Quelli che…”, in onda sui 98.100 di Radiosei Lazio.
L’opinionista ha poi proseguito: «Quelli che hanno recuperato in extremis non stavano bene, solo che le 2 linee sono inferiori alle prime, c’è tanta differenza. Ieri Gila sembrava Cannavaro nella finale del mondiale, le prendeva tutte, era Gila contro l’attacco dell’Atalanta, per dimostrare alla gente che cerca di difendere l’indifendibile, una volta le punizioni le battevano Luis Alberto o Milinkovic, adesso le batte Basic. Grandi applausi per Basic, che si sta dimostrando un professionista esemplare, massimo rispetto, ma ci sono le categorie, Basic può batterne anche 100 di punizioni, ma non le tirerà mai come Milinkovic o Luis Alberto. Le attenuanti ieri c’erano, Castellanos e Rovella non c’erano. Sono attenuanti però che qualcuno cavalca per difendere la società. Senza attenuanti e organico al completo, questa squadra non può entrare nemmeno in Europa League».