«La chiave è Sarri, che prima della partita ci diceva: “Mi fa paura avere giocatori acciaccati”. Si sapeva, era prevedibile che dopo un primo tempo di controllo, nel secondo tempo avresti sofferto, siamo stati bravi a difendere da squadra. Le dichiarazioni di Sarri fanno capire in che tipo di emergenza sta la Lazio. Abbiamo avuto la forza di tenere, dal punto di vista dello spirito il bicchiere è sicuramente mezzo pieno. L’unica cosa positiva è il gruppo che è unito tra loro, ci tengono tanto alla maglia. In questo tipo di emergenza sto vedendo la coesione, addirittura Basic, anche Cataldi, mandato via l’anno scorso ora torna e si sacrifica, Dia che lavora tanto per la squadra, molto apprezzabile l’abnegazione di tutti». Queste le parole del giornalista de “La Repubblica” Giulio Cardone in diretta nella trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di RadioseiLazio.
L’opinionista ha poi proseguito: «Faccio fatica a parlare di tattica perché è una situazione talmente clamorosa che bisogna aspettare di recuperare dei giocatori. Quando si dice che la fortuna aiuta gli audaci, un po’ di fortuna te la sei meritata per aver combattuto da squadra, un grande Provedel e un grande Gila. Zaccagni ha fatto qualcosa di miracoloso rientrando, un contropiedista perfetto era Cancellieri, era il giocatore più in forma ed era la chiave della partita, purtroppo ti si rompe al ventesimo. Per come è andato il primo tempo, con la gamba di cancellieri, un minimo di fastidio in più lo potevi dare, vediamo ora quando torna, dovrebbero essere i soliti 20 giorni. Sarri mi è piaciuto molto sui calciatori, a volte lo critico, perché dovrebbe trasmettere più fiducia, Sulla società Sarri picchia, i suoi messaggi li manda in maniera chiara, ammorbiditi da una risata nervosa, ma i messaggi sono chiari».