«Zaccagni ha accelerato il rientro, pronto in 14 giorni dopo lo stiramento. Pronto, ma non prontissimo. Sarà convocato per Bergamo, ma con pochi allenamenti nelle gambe è preannunciato in panchina». Così si legge nell’edizione odierna del “Corriere dello Sport” nell’articolo dal titolo “Sprint Zaccagni, il piano è doppio”.
Mattia Zaccagni ha bruciato le tappe. Out dalla vigilia della gara contro il Torino per un risentimento muscolare a carico dell’adduttore sinistro, il capitano biancoceleste ha accelerato i tempi, mettendosi nuovamente a disposizione del mister Maurizio Sarri dopo appena 14 giorni dal suo infortunio. Un recupero lampo, certificato dagli esami clinici eseguiti dallo staff medico biancoceleste. Mattia ha svolto in gruppo le ultime due sedute e con la rifinitura di oggi saranno tre. È dunque da considerarsi recuperato in vista della difficile trasferta di Bergamo, motivo per cui sicuramente verrà convocato, nonostante i pochi allenamenti nelle gambe. Eppure, la Lazio non può permettersi di correre rischi, gettandolo anzitempo nella mischia con la possibilità di perderlo nuovamente e più a lungo, situazione peraltro già verificatasi con Rovella e Dele-Bashiru. Un nuovo stop di Zaccagni rappresenterebbe un colpo durissimo in questo momento, considerando i numerosi infortuni che continuano a condizionare le scelte del mister da inizio stagione. Sarri lo sa ed è proprio per questo che Mattia partirà dalla panchina, pronto eventualmente a dare una mano ai suoi compagni nel finale di gara qualora ce ne fosse la necessità. Minuti che serviranno all’esterno biancoceleste per recuperare completamente e tornare apieno regime in vista della prossima gara contro la Juventus.Accusato a volte di essere privo di quel carisma che contraddistingue i veri leader, Zaccagni ha fornito una rispostaforte e chiara alle critiche, forzando il proprio rientro in gruppo per dare una mano alla squadra in un momento di grande difficoltà. E lo ha fatto da vero capitano.