«Rovella ha valutato diverse ipotesi, ora è rimasto sulla strada della terapia conservativa. Non cambiano i tempi di recupero, io lo considero pronto per dopo la pausa di novembre. Società, compagni, e tanti medici hanno spinto per l’intervento, un paio di consulti invece gli hanno dato questa alternativa. La pubalgia è talmente particolare che se vai da 10 medici, puoi avere 10 responsi diversi. Fiducia verso lo staff medico? Proprio per questo motivo, per le diverse soluzioni a disposizione, devi fidarti di qualcuno». ueste le parole del giornalista de “La Repubblica” Giulio Cardone in diretta nella trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di RadioseiLazio.
L’opinionista ha poi proseguito: «Ogni calciatore ha il suo medico. Gigot non ha mai avuto un problema alla caviglia da quando sta alla Lazio poi ha trovato uno specialista che gli ha detto che alcuni problemi all’anca per esempio erano dovuti alla caviglia, si è fidato e si è operato. Klose, al di là di fidarsi o meno dei medici della Lazio, aveva il suo specialista. Se va tutto bene, per la Lazio è meglio così, senza intervento: se il riposo funziona, Rovella salta solo questo segmento di stagione; con l’operazione avrebbe saltato più gare, probabilmente anche quella di Coppa Italia con il Milan. Se ha indovinato la scelta, sarebbe sicuramente una buona notizia. Strana la sua decisione, ma ha fatto i suoi calcoli. Prima la pubalgia si curava con il riposo»