40 anni di Lazialità, -6: il countdown con le copertine che hanno fatto la storia

Lazialità festeggia i suoi primi 40 anni di vita. Fondata nel settembre del 1985 da Guido De Angelis, “Lazialità” è stata negli anni un magazine, un tabloid, la rivista ufficiale della Lazio e anche un format televisivo e un sito. Tante anime, un’unica missione: raccontare, custodire e diffondere l’amore per i colori e per la storia della Prima Squadra della Capitale.

Un traguardo storico che “Lazialità” festeggerà insieme a tutti i suoi lettori e ai tifosi della Lazio sabato 27 settembre 2025. Il countdown verso il grande giorno è iniziato e abbiamo deciso di accompagnarvi in quest’attesa pubblicando ogni giorno una copertina storica di “Lazialità”.

-6: A difesa di Silvio Piola

La copertina di oggi è emblema di una missione che la rivista “Lazialità” porta avanti da 40 anni: raccontare e custodire la storia della S.S. Lazio. Siamo ad aprile 2013 e il mensile biancoceleste esce in edicola con una copertina dedicata ad uno dei più grandi attaccanti della storia: Silvio Piola.

A volte i numeri non sono sufficienti per raccontare la grandezza di un campione, ma questa volta sono necessari. Miglior marcatore nella storia della Serie A (290 gol) e secondo della Lazio dietro Ciro Immobile, è stato due volte capocannoniere in biancoceleste e detiene il record di reti segnate in un solo incontro (6) in serie A.

C’era, però, un problema. Il conteggio dei gol non era univoco per tutti. E il dubbio sorgeva proprio quando Francesco Totti, capitano della Roma, raggiungeva Nordahl al secondo posto dei bomber all-time in Serie A segnando la rete numero 225 della sua carriera.

290 o 274? Dubbio sui gol di Piola in Serie A

Il dubbio su Piola era se i gol fossero 290 o 274 (sedici in meno). I gol, secondo la teoria ben testimoniata da “Lazialità“, sono 290. I sedici in ballo di differenza Silvio Piola li realizzò nel campionato 1945-46 nella Divisione Nazionale, diversa dalla Serie A che sarebbe però tornata solo l’anno successivo, ma era a tutti gli effetti il campionato maggiore italiano. Quindi i 16 gol dovevano essere conteggiati insieme agli altri della serie A!

Considerare Silvio Piola autore di 290 reti (e non 274) risarcisce parzialmente una generazione di giocatori sfortunati che hanno visto la loro carriera e professione interrotta per anni a causa del conflitto. Allo stesso tempo non toglie alcunché alla grandezza e ai numeri degli inseguitori di ieri e di oggi nella classifica dei marcatori di tutti i tempi. “290 sudati, veri, miei“. E nessuno te li toglierà più, caro Silvio.

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Pensieri e parole di
Guido De Angelis

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