
Lazialità festeggia i suoi primi 40 anni di vita. Fondata nel settembre del 1985 da Guido De Angelis, “Lazialità” è stata negli anni un magazine, un tabloid, la rivista ufficiale della Lazio e anche un format televisivo e un sito. Tante anime, un’unica missione: raccontare, custodire e diffondere l’amore per i colori e per la storia della Prima Squadra della Capitale.
Un traguardo storico che “Lazialità” festeggerà insieme a tutti i suoi lettori e ai tifosi della Lazio sabato 27 settembre 2025. Il countdown verso il grande giorno è iniziato e abbiamo deciso di accompagnarvi in quest’attesa pubblicando ogni giorno una copertina storica di “Lazialità”.
-19: Non mollate mai

La copertina di oggi riporta la nostra memoria ad una data passata alla storia come una delle più tragiche dell’età contemporanea. Siamo nell’ottobre 2001 e la rivista “Lazialità” esce in edicola con uno speciale dedicato all’efferato attentato dell’11 settembre 2001. L’attacco all’America, al Pentagono e alle Torri Gemelle aveva aperto le porte al dramma e alla paura.
Dalla cronaca allo sport. Il momento era delicato anche in casa Lazio. Dino Zoff – dopo tre pareggi consecutivi in campionato – era stato esonerato e Alberto Zaccheroni era subentrato al suo posto. Parola d’ordine: unione. E proprio per questo Lazialità titolava la rivista del mese: “Non mollate mai“.
Stam e la Lazio
Volto simbolo di questo slogan è Jaap Stam, uomo copertina del mese e protagonista dell’intervista contenuta all’interno della rivista, realizzata da Mauro Simoncelli. Acquistato dalla Lazio nell’estate 2001, il roccioso difensore olandese parlava così del suo esordio in biancoceleste: “Non conoscevo lo stadio Olimpico. E’ imponente, grandissimo. Quando sono entrato per la prima volta contro il Torino mi si è chiuso lo stomaco per l’emozione. Non mi era mai successo prima“.
Stam resterà alla Lazio sino all’estate 2004 collezionando 94 presenze complessive e la vittoria di una Coppa Italia. In un mondo scosso da tragedie come quella dell’11 settembre, Jaap Stam s’ergeva a simbolo di roccia incrollabile e determinata. Un’àncora alla quale aggrapparsi per ricordare quanto sia fondamentale, nello sport come nella vita, restare solidi di fronte all’imprevedibile.
