Lazio, Dia: “Bisogna avere pazienza. Salernitana? Io non ci volevo andare”

Boulaye Dia apre il suo cuore e si racconta, tra ricordi del passato e obiettivi futuri. L’attaccante senegalese, classe 1996, ha chiuso la sua prima stagione alla Lazio tra luci ed ombre: 47 presenze e 12 gol complessivi tra campionato ed Europa League, adattandosi ad un ruolo che raramente aveva ricoperto in precedenza in carriera.

Il leone biancoceleste troverà ora Maurizio Sarri sulla strada, con l’obiettivo di migliorare le sue prestazioni e i suoi numeri. Intervistato da “Au Coeur Du Jeu”, Boulaye Dia ha parlato del suo passato, arrivando a raccontare tutte le emozioni contrastanti vissute ai tempi della Salernitana, squadra dalla quale è stato prelevato dalla Lazio.
Ecco la prima parte dell’intervista, in attesa della pubblicazione della seconda.

Boulaye Dia, dal Villarreal alla Salernitana

Sul passato: “Se c’è una cosa che ho imparato da tre anni a questa parte è che bisogna avere pazienza. Se cerchi di fare le cose per bene e con passione non devi preoccuparti. Prima della semifinale di ritorno di Champions League contro il Liverpool non giocavo quasi mai, all’improvviso si è scoperto che le mie qualità esistevano“.

Sugli anni alla Salernitana: “È stato un passo indietro per potermi riprendere. Quando ho saputo di non essere più nei piani del Villarreal, avevo chiesto al mio agente di poter andare a giocare in Ligue 1, in qualunque squadra. Conoscevo il campionato, sapevo che avrei fatto 15-20 gol, in più avevo maturato esperienza. Avevo delle offerte in Spagna, c’erano l’Almeria e il Celta Vigo, non volevo andare alla Salernitana. Cosa mi ha convinto a scegliere l’Italia? Un aneddoto di due anni prima. Mi rimase impressa una frase chi mi venne detta. Se vai in Italia e rompi tutto, le porte dell’Inghilterra si apriranno facilmente. In Italia è difficile, c’è tanta tattica, quindi se segni lì puoi segnare ovunque. Ho scoperto che è vero, c’è tanta tattica, ma ci sono anche tanti spazi”.

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