L’incontro, il gradimento, l’amore che fa dei giri immensi. Maurizio Sarri non ha spento la fiamma d’appartenenza che sente verso la Società Sportiva Lazio. Dopo l’incontro della serata di ieri, le parti sono più vicine. Sia chiara la premessa: servono ancora tanti incastri, e dire che il Sarri-bis sia cosa fatta sarebbe una mera fake news. L’appuntamento della serata del giovedì non è stato solo interlocutorio, ma comunque esplorativo, e non ancora determinante. L’allenatore, però, è rimasto contento dell’entusiasmo di Claudio Lotito, che lo ha chiamato assicurandogli che solo con il tecnico toscano alla guida il club potrebbe spiccare nuovamente le ali. Una telefonata chiara, netta, una richiesta veemente, replicata al ristorante e in seconda serata. Anche dal ds Fabiani. Da Formello si dicono ottimisti, e il patron biancoceleste ha palesato anche a chi gli è più vicino un discreto ottimismo circa le possibilità che l’affare vada in porto.
Per Sarri si tratterebbe di un ritorno, vincolato a plurime richieste esplicite: non smantellare la rosa in estate, avere sul mercato la voce che non ebbe nell’ultima estate in biancoceleste, e avere a disposizione una rosa di 23/24 calciatori. Alcuni veterani del club spingerebbero per il ritorno: da Gila a Guendouzi, da Rovella a Zaccagni. Se la telenovela per l’approdo nella Capitale durò più di un mese nell’estate del 2021, questa volta il valzer delle panchine in Serie A impone una certa fretta. Non ci saranno novità rilevanti in serata, ma la volontà degli interlocutori è di chiudere tutto entro 48/72 ore. Perlomeno, rientra tra i buoni propositi. Ma la prima apertura di Sarri alla Lazio c’è, ed è un’apertura importante. Per le risposte definitive, c’è ancora da attendere.