La Lazio riacciuffa la 96′ la Juventus e si porta al quarto posto condiviso proprio con i bianconeri. Decisive per il pareggio finale all’Olimpico le segnature di Kolo Muani e Vecino. Al termine della sfida l’allenatore biancoceleste Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa e ai microfoni di DAZN per analizzare la sfida. Di seguito le sue parole:
C’è soddisfazione per il pareggio e per la prestazione?
«Per la prestazione assolutamente. Abbiamo commesso un errore e l’abbiamo pagato a caro prezzo. La squadra ha creato tanto, abbiamo fatto 29 cross. Loro si abbassano tanto, hanno qualità. Se tolgo l’errore sul gol, è stata un’ottima partita. Nel primo tempo è stata bloccata, ma era normale, dovevamo arginare la loro fisicità»
Cosa l’ha portata a scegliere Dele?
«Dovevamo arginare Locatelli, poteva vincere duelli. Tanto è vero che Dele poteva arrivare in porta un paio di volte.»
Chance per il quarto posto?
«Dobbiamo essere fiduciosi in in quello che facciamo. Giocheremo a viso aperto le ultime partite, che saranno complicatissime»
Sul rendimento in casa?
«Siamo mortificato, ma abbiamo il record di vittorie esterne. La prestazione non è mai mancata, a volte ci ha penalizzato il punteggio. È facile guardare il punteggio, ma io guardo il percorso. Giocheremo le prossime partite alla morte»
Ha parlato con Rovella? Manca precisione sui cross?
«I calciatori devono essere arrabbiati quando escono. Li voglio così, devo essere lucido. In quel momento Vecino poteva darci una mano, era una partita chiusa. Ci sono giocatori che hanno caratteristiche, Tavares ha fatto tanti assist, ma i nostri terzini non avevano fatto tanti assist. Il cross di oggi è di Lazzari. Conta la continuità del cross, poi c’è anche la qualità e ci lavoriamo. Ma conta metterli»
Cosa succede a fine primo tempo e al rientro dagli spogliatoi?
«È chiaro che ci sono dei dati e quando ci sono vuol dire che qualcosa c’è sicuramente. C’è anche un avversario però. Noi potevamo fare meglio, ma loro hanno fatto una giocata. Su quella palla era difficile gestire, ci sono anche gli avversari. Guardiamo anche quello che funziona, non solo quello che non va. Abbiamo dei giovani e stiamo cercando di farli crescere. Siamo alla cinquantunesima gara, continuo a fare i complimenti ai miei»
Il rammarico non è oggi, ma ai punti persi con le piccole?
«Non sono così convinto, vediamo. Io mi sono già espresso su questo, cos’altro devo dire? Siamo dispiaciuti, ma credo che la squadra ha sbagliato poche prestazioni. Spesso vengono delle squadre che si abbassano e non è facile. La mobilità che avevano i ragazzi all’inizio non è facile averla. Non posso rimproverare niente ai miei»
Si sente in discussione?
«Per me non è mai stato un problema, io metto l’elmetto e arrivo in fondo. Poi alla fine si tira una linea e valutiamo tutti. Ma dobbiamo arrivare alla fine, perché stiamo facendo qualcosa di importante, arriviamo alla fine».