La Lazio si ferma e pareggia una partita quasi persa contro un Parma corsaro. La doppietta di Ondrejka in apertura di primo e secondo tempo spaventa i biancocelesti, ma un’altra doppietta dell’infinito Pedro permette alla squadra di Baroni di non perdere una sfida che stava per sfuggire pericolosamente di mano ai suoi. Al termine della sfida il calciatore biancoceleste Luca Pellegrini ha analizzato la sfida in conferenza stampa. Di seguito le sue parole:
Che approccio avete avuto alla partita? Dove volete arrivare?
«L’approccio penso lo abbiate visto. Collettivamente non siamo soddisfatti. È stata un’altra partita nel secondo tempo, abbiamo fatto due partite diverse nei due tempi. Dobbiamo guardare avanti con positività. Siamo consapevoli che se vogliamo andare in Champions le dobbiamo affrontare tutte. Non c’è tempo di tirare le somme. Il mister ci ha detto che il ciclista nella volata finale abbassa la testa e punta l’obiettivo».
C’è nervosismo per gli episodi arbitrali. Sentite di aver qualcosa da recriminare?
«Noi dobbiamo fare qualcosa in più dove abbiamo potere. Non mi piace parlare di arbitraggio, avessimo fatto qualcosa di più nel primo tempo non parleremmo di questo. Abbiamo potere sulle nostre azioni, se non possiamo farci niente su quelle degli altri sprechiamo energie. Meglio pensare a noi»
Aumenta il rammarico per quello che è successo a febbraio?
«A bocce ferme faremo i discorsi. Tutti sanno cosa ho fatto per essere qui, quello che posso continuare a fare è dare l’anima in campo come ho sempre fatto. Nel calcio si tirano le linee sulle prestazioni. Quando mi guardo allo specchio vedo una persona che ha sempre dato tutto. Ad oggi credo e sono sicuro che tutti noi dobbiamo avere quella sensazione ogni mattina. Ogni decisione va presa alla fine dell’anno e non le prendo io. Nel caso in cui dovessero essere le mie ultime quattro partite qui vorrei che ognuno di noi quando si alza la mattina possa dire di aver dato tutto»
Cosa è mancato per sfondare a sinistra?
«È mancato che andavamo solo a destra. Nel secondo tempo la sensazione è che la parte sinistra fosse più libera. Infatti i gol sono arrivati da lì, ma eravamo sempre a destra».