La Lazio pareggia e perde contatto dalla zona Champions, alla doppietta di Ondrejka risponde quella di Pedro. Al termine della sfida il tecnico biancoceleste Marco Baroni ha commentato la sfida ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa. Di seguito le sue parole:
Baroni a DAZN: “Tanti errori che sono costati una gara. Abbiamo faticato ma poi siamo entrati in partita. Il secondo gol ci ha tagliato le gambe, poi abbiamo trovato ritmo e stavamo per ribaltare la partita. Ci dispiace non vincere in casa, siamo però in lotta e lo saremo fino in fondo. Pedro? È energia, vitalità, un giocatore fantastico. Per i nostri giovani deve essere d’ispirazione. Oggi serviva uno come lui contro una squadra così stretta, lui l’ha portata così come Vecino, Noslin e Tchaouna. La mezz’ora del secondo tempo è la nostra partita. I gol ci hanno messo nervosismo e ansia. Sapevo che oggi fosse una partita così, stanno molto chiusi e sono aggressivi. Ci hanno anche messo in difficoltà le palle lunghe di Suzuki che ci facevamo perdere energie e rispedivamo indietro. Era importante non mollare e rimettere tutto in equilibrio. Fischi dei tifosi? Sono delusi e ne siamo consapevoli, è normale che anche noi vorremmo vincere davanti a loro. Lotteremo fino alla fine per raggiungere qualcosa che all’inizio non era neanche preventivato”.
Baroni in conferenza stampa:
La Lazio in casa ha fatto registrare il peggior rendimento degli ultimi 35 anni. Perché la Lazio fa così tanta fatica?
«Non cerco alibi, ma siamo alla quarantottesima partita. Abbiamo giocatori giovani che non hanno mai fatto così tante partite. Andare sotto dopo due minuti nel primo tempo e dopo uno nel secondo ha fatto sì che la squadra fosse ansiosa. Era un passaggio importante, venivamo da partita di altissimo spessore e grande dispendio energetico. Siamo dispiaciuti per noi e per i nostri tifosi. Siamo nella volata e non molliamo. La mezz’ora finale è la testimonianza che la squadra non molla»
Perché la Lazio si è svegliata negli ultimi minuti?
«Io sono feroce nelle analisi. È la natura di questa squadra non avere solidità, abbiamo il terzo miglior attacco, abbiamo delle lacune che dobbiamo migliorare. Abbiamo preso gol al primo affondo, grazie al rinvio di Suzuki, che ci ha allungato, dovevamo difendere meglio, abbiamo preparato questa giocata. I due gol avrebbero ammazzato chiunque, non noi. Pedro e Vecino sono entrati benissimo. Serviva velocità a lucidità tecnica, abbiamo fatto fatica sulla rapidità e sulla lucidità. Avevamo l’ansia di recuperare la partita. Sono dispiaciuto, tantissimo, ma siamo in un percorso e ci siamo fino in fondo. Sappiamo che nessuno ci regalerà niente, ma ci siamo»
La Roma ha rimontato in classifica grazie agli scontri diretti. Può lanciare un messaggio di speranza ai tifosi?
«Alla Roma sono stato di passaggio giovanissimo, qui ci sono dentro anima e cuore. È sotto gli occhi di tutti quello che sta facendo la Roma, è pazzesco. Noi ci siamo, vogliamo esserci fino in fondo»
Non si riesce a trovare un modo di migliorare la concentrazione?
«Abbiamo preso una pallonata, non siamo usciti forte sulla palla, ci siamo trovati sfilacciati. Vi ho spiegato il motivo. Basta vedere dove manda la palla Suzuki, ci ha allungato tantissimo e ci ha trovato sfilacciati. Sapevamo che lui giocava questi palloni. L’analisi e il lavoro lo metteremo dentro. Io sono feroce, in primis con me stesso. Le squadre hanno una natura, la Lazio gioca, sempre, a prescindere, su qualsiasi campo. Siamo il terzo miglior attacco, qualcosa paghiamo. In queste partite finali non c’è margine d’errore. Oggi facendo gol prima avremmo vinto»
Nessuno raccoglieva i cross a rimorchio, ha fatto notare questo alla squadra?
«Abbiamo bucato tanto a destra e mai a sinistra. Ci è mancata qualità nella rifinitura, non è facile contro queste squadre che sono basse»
Parlerà con Pedro per il futuro?
«È un campione senza tempo, bisogna pagare il biglietto per vederlo. È un’opportunità pazzesca per i nostri giovani, quando sono arrivato era un po’ sopito, ora ha voglia. Ha ritmo e vivacità, sapevo che oggi ci avrebbe dato una mano. Posso dire che sta benissimo e ci aiuterà molto fino in fondo. A fine stagione valuteremo, so già che è stimato da tutti»