Non basta una mega rimonta alla Lazio. I biancocelesti erano riusciti a rimontare i norvegesi del Bodø/Glimt grazie ai gol di Castellanos, Noslin e Dia. Il gol di Helmersen spariglia però i piani e porta la sfida ai tiri di rigori. Nella lotteria gli errori decisivi di Tchaouna, Noslin e Castellanos permettono ai norvegesi di accedere alla loro prima semifinale europea. Al termine della partita il tecnico laziale Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa per analizzare la cocente eliminazione. Di seguito le sue parole:
Come si esce da questa batosta? Per quale obiettivo si giocherà in campionato? Come sono stati scelti i rigoristi?
«Ora c’è tanto dolore, sotto tutti gli aspetti. La squadra è sfinita, in più c’è anche la delusione di essere usciti mentre meritavamo di andare avanti. Ho ringraziato la squadra a fine partita, i calci di rigori sono una lotteria. Ci sono tanti aspetti. Per scegliere il rigorista in una partita così importante devi capire chi se la sente. Voglio fare i complimenti anche a chi ha calciato i rigori. Taty è rigorista, era distrutto ma mi ha detto di sentirsela. Noslin e Tchaouna avevano energie e sono attaccanti. Rimane la prestazione e quello che si è creato in questo stadio. Peccato, ci credevamo, volevamo arrivare in fondo questa è stata una batosta. Ci riprenderemo, ho tanta energia e la trasferirò alla squadra »
Cosa c’è da migliorare per ripetere un percorso del genere?
«È prematuro. Ora dobbiamo preparare velocemente una gara fuori casa e lo faremo. Dobbiamo aiutare tutti, dobbiamo rigenerare la squadra dal punto di vista delle energie. Oggi avevo chiesto una partita straordinaria e la squadra l’ha fatta. Questo è quello che deve rimanere»
Cosa puoi fare per alleviare e ripartire da Genova?
«Ho degli uomini che sono sempre stati sul pezzo, ci siamo sempre rialzati. Oggi la prestazione è stata di altissimo livello. Loro sono forti, gli abbiamo tolto tutte le linee di gioco, per fare questo tipo di partita abbiamo speso tanto. Venivamo dal derby e da una trasferta anomala. Ora sarà compito mio ricreare energia perché ci serve, la squadra vive di questo e di bellezza. La squadra gioca e ha ritrovato i suoi giocatori, piano piano stanno trovando la condizione. Abbiamo creato occasioni una dietro l’altra. Faccio i complimenti a tutti»
Si è lasciato guidare dalla volontà dei calciatori nella scelta dei rigoristi? Rifarebbe le stesse scelte?
«Hanno sbagliato i tre attaccanti, due erano entrati ed erano freschi. Taty se la sentiva, il rigore esce un po’ fuori da tutto. Non mando a calciare chi non se la sente. Dopo è facile dire che avrei fatto altre scelte. A volte ci vuole la responsabilità per calciare i rigori. Non sto qui a nominare i grandi giocatori che hanno sbagliato i rigori. Non possiamo gettare la croce a chi ha sbagliato»