«Provvedimenti Viminale dopo gli scontri di domenica? Il derby si sarebbe giocato alle 12,30 anche domenica scorsa se non fosse stato per l’impegno della Lazio in Europa League. La decisione era stata presa dopo il primo derby d’andata, credo che l’ordine pubblico debba avere la priorità su tutto. Cosa che non è avvenuta in questo derby, ora il divieto alle stracittadine di sera potrebbe diventare una variabile da inserire nel cervellone elettronico nella stesura dei calendari. L’ipotesi che ora vengano vietate anche le prossime trasferte è concreta dopo gli scontri del pre-match». Queste le parole del giornalista de “La Repubblica” Giulio Cardone in diretta durante la trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di RadioseiLazio.
L’opinionista ha poi proseguito: «La cosa più positiva del derby è stato lo spirito che ha animato la prestazione della Lazio. Doveva essere la Roma che aveva il maggior interesse di classifica per vincere, non sembrava che la squadra di Baroni fosse reduce dalla trasferta in Norvegia. Ha avuto più voglia di vincere, ha dato un segnale molto importante con Zaccagni ed Isaksen che sono stati sostituiti per sfinimento. La Lazio arriva bene alla gara con il Bodo viste le sensazioni del derby. Oggi la squadra non si allena, ma lo farà da solo Tavares. L’obiettivo è cercare di rimetterlo in condizione anche per pochi minuti. Si sta lavorando per fare in modo che possa andare in panchina. Vedremo se domani riuscirà ad allenarsi con il gruppo. A quel punto, in caso di necessità, si potrebbe anche pensare ad un utilizzo per 20′. Il resto riguarda il ballottaggio Pedro-Dia. Faccio fatica ad immaginare la Lazio senza lo spagnolo, ma c’è l’idea da parte di Baroni di sganciarlo nella ripresa per un ulteriore sprint. A Formello si ragiona».