Al termine del derby di Roma, come di consueto, il nostro direttore Guido De Angelis ci ha mandato le sue pagelle della partita. Ecco voti e giudizi ai protagonisti biancocelesti del match dell’Olimpico.
MANDAS 6,5 – Baroni cavalca il suo momento magico. Dà sicurezza sugli spioventi, in uscita è sempre puntuale. Compie un prodigio assoluto su un colpo di testa di Mancini sugli sviluppi di calcio d’angolo. Subisce il gol della domenica.
MARUSIC 6 – Lo rivediamo a destra, per una volta. Applicato, nei primi 45’ sta molto alto (più di Isaksen) per abbassare Saelemaekers, scelta che paga. Qualche duello aereo, si è fatto sentire dal punto di vista della fisicità. Sufficiente.
GIGOT 6,5 – Annulla dal campo Dovbyk, che non prende un pallone. Gara di ordinaria amministrazione contro una Roma che non ha creato praticamente nulla. Non aveva giocato tanto, oggi è parso affidabile ed è stato anche meno ruvido del solito. Passo in avanti.
ROMAGNOLI 7 – Cinque gol in stagione sono tanti, e continuano a portare punti. Nel primo tempo si mangia un gol di testa davanti a Svilar, nella ripresa si fa perdonare e ci porta avanti. Fa più in attacco che in difesa, dove oggi è veramente poco sollecitato. Ormai è il nostro cannoniere, quindi mi auguro possa ripetersi anche giovedì sera.
PELLEGRINI 6,5 – Rientra dall’inizio e si toglie lo sfizio di giocare un derby per intero in una stagione complicata. Lo fa con grande applicazione e dedizione, e una partita tecnicamente indiscutibile. Contiene bene Soulé, in avanti è suo l’assist del vantaggio pennellato sulla testa di Romagnoli. Suo anche il cross che genera il tentativo di autogol di Ndicka e l’occasione clamorosa mancata da Dia.
ROVELLA 6,5 – Tanto lavoro, diversi recuperi, ma una gara tutto sommato tranquilla. A Bodo ci era mancato tantissimo, nel primo tempo prova a sfruttare uno schema da corner per liberare il tiro. Si prende poche responsabilità nella verticalizzazione, e in qualche circostanza rallenta un po’ il gioco. Comunque pulito in uscita e importantissimo davanti alla retroguardia.
GUENDOUZI 6,5 – Al solito lavoro in mediana aggiunge grinta e ferocia nei contrasti, del resto sappiamo che quando c’è da battagliare il francese non si tira indietro. Pericoloso nelle spizzate sui calci piazzati a favore, anche stasera ha corso tantissimo.
ISAKSEN 6,5 – Per un’ora è stato l’unico a cercare la rete, prima impegnando Svilar col destro e poi cercando il sinistro a giro dal limite dell’area. Stanco, si è beccato il giallo che gli farà saltare la gara di Genoa, sarà una grande perdita. Nel secondo tempo non ne aveva più, è calato alla distanza.
PEDRO 6 – Venti minuti scarsi per scagliare un sinistro sventato in angolo da Svilar e fare tanto movimento. Mi auguro che si sia tenuto un gol per la sfida col Bodo/Glimt.
DELE-BASHIRU 4,5 – Un fantasma per 80 minuti, decisamente troppi. Tatticamente non sa minimamente dove andare e in alcune fasi vaga per il campo. Staziona sulla trequarti, ma quando c’è da mettere il fisico e andare a contrasto si nasconde. In area di rigore viene anticipato nel primo tempo, eppure avrebbe la chance di battere a rete da posizione ravvicinata. Il gol di Soulé nasce da una dormita colossale del nigeriano: lo segue per tutta l’azione, poi l’argentino fa un passo indietro e si stacca, e il nostro centrocampista pensa bene di lasciarlo e andarsi a schiacciare sulla porta. Ancora inadatto a queste partite.
BELAHYANE SV – Entra per gli ultimi 10 minuti e non è giudicabile.
ZACCAGNI 7 – Ha fatto un lavoro prezioso in fase difensiva, venendosi a prendere diversi palloni alla nostra bandierina. Subisce una marea di falli e ci fa salire, poco prima del pareggio della Roma aveva sfiorato il raddoppio col solito destro a giro a fil di palo. Esce con i crampi, mi auguro che giovedì possa avere i 90 minuti nelle gambe.
NOSLIN 5 – Dieci minuti al posto di un esausto Zaccagni. Dovrebbe avere la voglia di spaccare il mondo, e invece indica a Pellegrini di servire altri compagni e non lui, che si nasconde. Gli riesce un passaggio all’indietro dopo uno stop ben fatto, una notizia. Il gol che si divora lisciando il pallone nel finale è gravissimo.
CASTELLANOS 6 – Può solo mettere minuti nelle gambe, in queste condizioni purtroppo è come non averlo. Tocca pochissimi palloni e li gestisce anche bene, ma avrebbe bisogno di tempo per recuperare la confidenza col campo. E invece giovedì sarà titolare in una partita in cui ci giochiamo tutto. Non ha occasioni da rete, si vede solo per apparecchiare a Isaksen un mancino dal limite.
DIA 5,5 – Entra anche pimpante, ma sul cross di Pellegrini scivola prima che Ndicka tenti l’autogol, e poi scivola di nuovo e non è lesto ad accorgersi che il pallone è rimasto lì. Si mangia un gol, è anche un po’ sfortunato. Purtroppo, però, per un motivo o per l’altro il nostro attacco non segna mai.
BARONI 6 – Disputiamo un buon primo tempo e abbiamo il merito di sbloccare il derby con l’ennesimo gol da piazzato. Ma su azione non creiamo più nulla da mesi. La Roma era in una serata-no, eppure dopo il vantaggio ci abbassiamo e il mister non mette mano alla panchina. O meglio, lo fa soltanto quando è troppo tardi perché abbiamo già incassato il pareggio. La sensazione è che a parti invertite non avremmo avuto scampo.