Vigilia di derby in casa Lazio. Nella giornata di domani, alle ore 20:45, la squadra di Marco Baroni si appresta a sfidare la Roma in un match fondamentale per la corsa Champions League. I biancocelesti arrivano a questa gara reduci dalla pesante sconfitta in terra norvegese contro il Bodø/Glimt per 2-0, nell’andata dei quarti di finale di Europa League. A poco più di 24 ore dal match dell’Olimpico, il tecnico della Lazio Marco Baroni ha presentato il derby della Capitale in conferenza stampa, direttamente dal Centro Sportivo di Formello.
Di seguito le sue parole:
Il poco tempo tra la sconfitta di Bodø e questa partita può incidere?
“Non credo che storicamente ci sia stato un derby giocato in maniera così ravvicinata. Questa però è una partita straordinaria, che giocheremo davanti ai nostri tifosi. Ci sarà tutta l’energia possibile”.
Che Lazio vedremo domani rispetto al derby d’andata? Cosa le ha insegnato quella partita?
“Non voglio attaccarmi agli alibi ma è chiaro che alcune condizioni a Bodø erano sfavorevoli, basta vedere come è scivolato Vecino nel gol. Siamo convinti di avere le possibilità di passare il turno. Tutto ti insegna qualcosa. Sappiamo che domani bisognerà fare una partita di voglia e determinazione. La squadra avrà tutte le energie che servono per affrontare questa gara”.
Belahyane dal primo minuto? Come sta la squadra?
“Reda è un giocatore che sta crescendo. È stato preso perché conosciamo le sue qualità, sarà della partita. La squadra è consapevole della partita che ci aspetta. Oggi ci alleniamo e poi rimaniamo qua per preparare al meglio la gara”.
Cosa possono dare in più Dia e Castellanos insieme?
“Sono due giocatori che avevano trovato la capacità di integrarsi alla perfezione. Taty è stato fuori molto. Deve pensare a dare tutto. Per noi è indispensabile, sono convinto che ci darà una mano importante”.
Si aspetta qualcosa in più dalla squadra?
“Il risultato si fa tutti insieme. La squadra deve avere un’identità e ritrovarsi nella prestazione. Quello che ricordo ai ragazzi è di centrare la prestazione, questo ci porta a ottenere un risultato importante”.
Si può avere una Lazio performante anche gestendo?
“La squadra è in crescita. Non siamo conservativi, dobbiamo spendere e dare tutto. Non dobbiamo pensare alla stanchezza. I ragazzi non devono mai perdere la fiducia e la consapevolezza”.
Ha mai pensato di inserire un centrocampista in più al posto di un attaccante?
“La squadra ha trovato il suo equilibrio. Io cerco sempre di andare alla ricerca della miglior condizione dei giocatori. Per molto tempo ci sono mancati diversi giocatori. Guendouzi e Rovella sono due mediani. Possiamo cambiare le caratteristiche del vertice ma non l’identità”.
Quanto la fa arrabbiare prendere gol nei primi minuti? Gigot al posto di uno tra Romagnoli e Gila?
“Ad arginare Dovbyk non ci può pensare un solo giocatore, ma tutta la squadra. Quando le cose avvengono non sono casuali, ma la particolarità di quella partita è complessa. Niente alibi però, testa alla partita”.
Giovedì tanta distanza tra reparti, va migliorato?
“Io ho sempre cercato di mantenere la squadra alta, questo ti espone. Io però sono convinto che i ragazzi sappiano cosa fare in determinate situazioni. Ovviamente poi ci sono anche gli avversari da prendere in considerazione”.
Si sente sfavorito domani? Pensate al fatto di aver perso tanti punti?
“Nelle ultime quindici partite la Roma è prima con la miglior difesa e il miglior attacco, è chiaro che in questo momento siano i migliori. Domani però faremo di tutto per batterli”.
Nell’ultimo mese avere creato poco, è un rischio giocare di rimessa queste partite? Sentite il peso delle sconfitte?
“La gioia non deve mai mancare alla mia squadra. Quando perdiamo bisogna sentire il dolore. Questo sport ti da subito però l’occasione di rifarti. Domani occorrerà tutta la nostra energia e voglia di batterci come leoni davanti ai nostri tifosi. Quando giochi così tante partite è chiaro che le energie devono essere modulate. Molti giocatori stanno facendo un percorso di crescita, alcuni non erano abituati. Diventa una gestione non solo fisica ma anche mentale. Vi assicuro che non vogliamo mollare un millimetro”.
Quando può aiutare il ritorno di Castellanos? Un pensiero sulla questione scommesse?
“Sull’argomento scommesse non voglio entrare, credo sia una cosa assurda. Non l’ho mai contemplata. Dia a Bergamo ha fatto una buona partita. Castellanos deve stare sereno e fare la prestazione finché tiene al massimo delle sue possibilità”.
Ha detto qualcosa al gruppo in vista delle prossime partite?
“Noi sappiamo che siamo entrati nel momento decisivo della stagione. Se siamo qui è perché c’è stato un percorso. Anche dalle partite che non vinci puoi crescere. La cosa più bella è giocarsi queste partite qua e sentire l’importanza di queste ultime”.
Dal punto di vista emotivo, quale può essere l’asso nella manica domani?
“Dobbiamo sentire che ci sono dei tifosi che vanno al lavoro, dei bambini che vanno a scuola, delle persone che fanno sacrifici con la fede per la Lazio sul petto: il derby è questo”.