“A Bergamo fatta una partita intelligente. L’Atalanta in questo momento non sta bene e si esprime meglio in trasferta piuttosto che in casa. Baroni ha fatto una formazione logica in merito all’avversario. La Lazio è stata molto brava a centrocampo. Rovella, Belahyane e Dele-Bashiru sono stati la chiave di volta della partita. È stata fatta la partita che bisognava fare, questo è sintomo di maturità”. Queste le parole di Delio Rossi su Atalanta-Lazio 0-1, intervenuto nel corso della della trasmissione “Quelli che…”, condotta da Guido De Angelis e Stefano Morelli, in onda sui 98.100 di RadioseiLazio dal lunedì al sabato.
Il tecnico si è poi espresso sulla classifica: “La classifica ora vede rientrare diverse squadra. Anche l’Atalanta ora rischia, i posti Champions League sono diventati due. Chi avrà più birra in corpo e meno infortuni potrà arrivare nelle prime posizioni. Ogni gara però può far cambiare la prospettiva. La Lazio ieri ci ha dimostrato che esiste anche un piano B. Giocare con Dele-Bashiru sulla trequarti è diverso rispetto a farlo con Dia o Pedro. Lo stesso Belahyane ha dimostrato di essere una valida alternativa”.
Infine, l’ex allenatore della Lazio ha avuto modo di parlare dei singoli: “Provstgaard è entrato bene. Va visto però meglio, quindici minuti non possono bastare per giudicarlo. Tavares è un giocatore che nei primi quattro mesi ha fatto la differenza. Ora ci stiamo accorgendo delle sue fragilità. Io andrei però alla radice del problema. Per essere importante deve stare bene fisicamente. Va trovato un modo per evitare questi problemi. La palla deve passare allo staff medico e ai preparatori. Forse è meglio tenerlo più tempo fuori per poi farlo rientrare meglio. Se non sta bene è un giocare come un altro. Mandas? Io credo che nel ruolo del portiere debba esserci una gerarchia: un titolare e una riserva. Alternarli crea confusione. Nel momento che decidi che il greco è il titolare devi fargli giocare tutte le partite, anche se fa errori. Poi dopo cinque-sei partite fai una valutazione. Castellanos contro il Bodø/Glimt lo farei giocare solo se guarito, altrimenti non lo rischierei su un campo in erba sintetica: rischia di crearti problemi non sono per quella partita ma anche per quelle future”.
